La Sala Operativa della capitaneria di porto – guardia costiera di Savona – riceveva una segnalazione relativa ad un natante da diporto, con scafo di colore bianco e lunghezza circa 3.20 metri, in difficoltà con a bordo 2 persone (il conduttore, di 50 anni, e un passeggero di genere femminile, di 36 anni) nella zona di mare antistante l’abitato di Laigueglia alla distanza dalla riva di 400 metri circa.
Dalle prime comunicazioni intercorse risultava che l’unità, rimasta incagliata con la deriva, aveva iniziato a imbarcare acqua, poggiandosi sul fondale marino e subendo il danneggiamento del fanale di navigazione.
Immediatamente la capitaneria disponeva l’uscita della motovedetta S.A.R. 863 dal porto di Savona.
La Motovedetta CP 863 giungeva sul posto nella zona oggetto della segnalazione, riferendo che l’unità si trovava a venti metri circa dalla testata del molo principale di Laigueglia.
Iniziavano le delicate e necessarie operazioni di recupero a salvaguardia della vita umana in mare, e si procedeva a verificare che l’unità risultasse essere in sicurezza, anche al fine di tutelare l’ambiente marino.
Dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Savona veniva, quindi, designato il porticciolo di Andora (SV) quale luogo di destinazione per la conclusione dell’attività di Ricerca e Soccorso.
La motovedetta, quindi, faceva rotta per tale luogo di destino ove avvenivano le operazioni di sbarco e venivano avviati gli accertamenti di rito.
Si coglie l’occasione per rammentare a tutti coloro che intendono prendere il mare di mantenere sempre la massima attenzione durante la condotta della navigazione, tenendo in debita considerazione le condizioni meteo-marine in atto e quelle previste, nonché adottando ogni azione utile per prevenire ogni criticità per la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione, e la tutela dell’ambiente marino.