Dal 11 al 25 aprile 2025 Genova diventa nuovamente teatro di riflessione sull’abitare contemporaneo grazie a Cara Casa, il festival itinerante curato dalla Fondazione Ordine Architetti PPC di Genova e dal Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova. L’evento si propone come un’occasione unica per esplorare il significato attuale della casa, intesa non soltanto come spazio fisico, ma come ambiente identitario, luogo di cura, rifugio, lavoro e ospitalità.
Quest’anno il tema scelto per la tappa genovese è “La casa accogliente”, con l’obiettivo di indagare come l’abitare possa evolversi per rispondere alla complessità dei contesti urbani e alle nuove esigenze sociali. Il festival si svolgerà in diverse sedi, con un fitto programma di eventi che include mostre, incontri, talk, laboratori e performance teatrali, capaci di stimolare il dibattito tra cittadini, studenti, architetti e amministratori.
Uno dei fulcri sarà il Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, che ospiterà la mostra “Genova accogliente” e numerosi eventi collaterali. L’allestimento tradurrà in forma visiva i risultati di ricerche sul campo, proponendo pannelli che illustrano le caratteristiche spaziali e sociali delle soluzioni abitative temporanee. Attraverso immagini, dati e testimonianze, il pubblico sarà guidato in una riflessione critica sullo spazio domestico e sulle trasformazioni urbane in atto. Le visite guidate saranno curate dai dottorandi del DAD dell’Università di Genova.
Tra le attività più attese ci sono i laboratori per i più giovani. Il 12 aprile e il 15 aprile, nel Cortile Maggiore, si terrà “Mettiamo su casa”, un laboratorio creativo rivolto ai bambini dagli 8 ai 14 anni che, con il supporto di architetti professionisti, impareranno a progettare ambienti su misura per le loro esigenze.
Il 14 aprile, presso l’aula Benvenuto del Dipartimento Architettura e Design, si svolgerà il talk “Design e Partecipazione”, curato da Alessandro Valenti, incentrato sulle buone pratiche progettuali nate dal basso. Si parlerà del design come strumento per trasformare e valorizzare i contesti sociali marginali, attraverso approcci inclusivi e sostenibili.
Un tocco teatrale lo porterà Pirlin, personaggio ispirato a una figura realmente vissuta nella Cremona degli anni ‘50. Il 16 aprile, alle 17, accompagnerà il pubblico in una passeggiata narrativa nei dintorni di Palazzo Ducale. A seguire, alle 18, verrà presentata la ricerca “Genova accogliente”, curata da Massimiliano Giberti e animata da un confronto tra architetti, accademici e professionisti impegnati nel settore del welfare e dell’abitare.
Il 17 aprile sarà una giornata di confronto e progettazione partecipata. Al mattino, nel Salone del Minor Consiglio, si terranno i tavoli tematici ispirati alle parole chiave del festival: cura, lavoro, ospitalità e rifugio. L’iniziativa riprenderà il percorso di “Le stanze di Cara Casa”, lanciato nell’edizione autunnale. Nel pomeriggio, nel Salone del Maggior Consiglio, si discuterà di politiche abitative, precarietà e nuove forme di esclusione sociale durante la tavola rotonda “Oltre le quattro mura”, con esperti e rappresentanti del mondo accademico, politico e associativo.
Sempre il 17 aprile, alle 17, la giornalista Paola Pierotti condurrà il dialogo “Il progetto della casa accogliente”, un confronto tra studi di architettura come Barreca & La Varra, Simone Sfriso (Tam), Stefano Guidarini (Datsu) e Simonetta Venosta (FHS). L’obiettivo sarà raccontare come l’architettura possa generare inclusione e benessere.
Il programma completo degli eventi è disponibile online. Per gli architetti è obbligatoria l’iscrizione su Formagenova.it per il rilascio dei crediti formativi professionali.
Cara Casa continuerà anche in altre città italiane come Milano, Venezia, Bologna, Catania, affrontando l’abitare da prospettive sociali, ambientali, normative e progettuali. La tappa genovese è sostenuta da Regione Liguria, Ordine Architetti PPC di Genova, Fondazione Palazzo Ducale e il Consiglio Nazionale Architetti PPC.