Martedì 12 Giugno alle ore 21:15, in prima visione a Genova presso il Cinema Cappuccini di piazza Cappuccini, verrà proiettato un film italiano che ha ottenuto i importanti premi internazionali: La Convocazione di Enrico Maisto (Italia 2017, Documentario, 54’). In sala, sarà presente l’Avvocato Roberto Oliveri.
Ma cosa significa diventare giudice popolare? Se ne parla nel docu-film con un affresco affascinante di uomini e donne, volti in primo piano, sussurri e silenzi, chiamati a condividere un’esperienza di forte responsabilità.
Trama: Milano, Palazzo di Giustizia. Sessanta cittadini, estratti a sorte da un sistema informatico, prendono posto nell’aula in cui si celebrano i processi della II sezione della Corte d’Assise d’Appello.
I candidati passeranno un giorno intero fra le pareti rivestite d’onice, in attesa di sapere se, aldilà della propria volontà, saranno scelti dal Presidente della Corte per assurgere a un ruolo di cui molti non conoscevano nemmeno l’esistenza, il ruolo di giudice popolare.
La convocazione è la cronaca di quella giornata particolare che porta comuni cittadini a contatto diretto, per la prima volta, con l’amministrazione della giustizia.
Se si guarda con attenzione alle tante immagini di cronaca giudiziaria che negli anni si sono accumulate, anche soltanto nei telegiornali, a margine del fotogramma si scorgeranno loro, i giudici popolari, questi sconosciuti che per volontà del caso hanno contribuito in forma anonima alla storia di tanti processi, per poi ritornare alle proprie vite.
Un flusso costante che continua a coinvolgere molti, ma che rimane tutt’ora pressoché ignoto: chi sono? Che peso hanno? Cosa porteranno delle loro opinioni e convinzioni personali al momento di decidere la sentenza? La convocazione intende raccontare, attraverso il momento della selezione dei giudici, proprio quel contesto umano e relazionale da cui scaturiranno i giudizi di condanna o assoluzione.
Nella piccola metamorfosi del comune cittadino in magistrato diventa visibile molto di quello che sono i nostri sentimenti verso la Giustizia, la responsabilità del giudizio, l’indecifrabilità dei comportamenti umani, specie quelli criminali.
La comunità, in una certa misura, è chiamata, qui, a guardarsi da fuori, in un riflesso che talvolta può essere anche disturbante: paure, aporie, illusioni, egoismi, speranze.
Il momento della selezione è un grande laboratorio umano che ci sembra importante esplorare, anche a costo di uscirne più disorientati di prima.
pagina Facebook: CinemaCappuccini
Trailer: