Il cannabidiolo, comunemente noto come CBD, è un composto chimico presente in natura che si trova nelle piante di cannabis, una delle specie botaniche di canapa. È uno dei due principali ingredienti attivi della cannabis, l’altro è il THC (tetraidrocannabinolo). A differenza del THC, il CBD puro è un cannabinoide non psicoattivo, il che significa che non ti fa sentire su di giri e quindi non incluso nell’elenco delle sostanze stupefacenti proibite per legge e addirittura escluso dalle sostanze dopanti.
La ricerca scientifica internazionale in ambito medico mostra che il CBD può essere efficace nell’alleviare ansia, infiammazione cronica e dolore, insonnia e alcune rare forme di epilessia infantile. Proprio per via di quelle ormai assodate proprietà benefiche in grado di riequilibrare il sistema immunitario e mettere ordine fra le comunicazioni che coinvolgono i neurotrasmettitori, il CBD continua ad essere un sorvegliato speciale anche in ambito dermatologico.
Sono già numerosi i risultati di ricerche sugli effetti del cannabidiolo che riportano risultati positivi, anche nel caso di utilizzo per trattamenti topici. Per citare uno studio dei professori B Palmieri, C Laurino, M Vadalà dell’Unimore su tutti, è del 2019 l’articolo pubblicato su PubMed (la banca dati digitali internazionale, che riporta pubblicazioni scientifiche da ogni parte del mondo) sugli effetti del CBD per il trattamento della psoriasi e della dermatite atopica: le conclusioni sono state che la somministrazione topica di unguento al CBD, senza THC, è un’alternativa non invasiva sicura ed efficace per migliorare la qualità della vita in pazienti con alcuni disturbi della pelle, soprattutto a sfondo infiammatorio.
È importante la precisazione sulla assenza del cannabinoide THC, che in ambito farmacologico viene usato in pochi casi espressamente regolati (come nel caso di funzione analgesica per malati gravissimi di sclerosi multipla). Quando, invece, le cronache portano alla ribalta gli arresti per la coltivazione illegale di marijuana, gli indagati puntano proprio all’uso delle piante per ciò che viene in gergo definito “uso ricreativo”.
Conosciuto per le sue proprietà curative, i prodotti a base di CBD offrono alcuni importanti benefici antiossidanti e antinfiammatori che possono essere utili nel trattamento di problemi della pelle come infiammazioni, secchezza e danni dei radicali liberi che sono uno dei fattori principali di accelerazione del tanto temuto processo di invecchiamento cellulare.
Il CBD potrebbe anche essere efficace nel combattere l’acne, in quanto aiuta a ridurre la produzione di sebo nella pelle. Inoltre, come anticipato, la psoriasi di varia entità di cui si stima che soffrano circa 3 milioni di italiani. Ma leggi l’articolo per approfondire.
Allora come scegliere il giusto prodotto per la cura della pelle al CBD? Tutti i prodotti a base di cannabidiolo sono formulati utilizzando olio di CBD a spettro completo, olio di CBD ad ampio spettro o isolato di CBD.
L’olio di CBD a spettro completo contiene tutti i composti trovati nella canapa, comprese tracce di THC. L’olio di CBD ad ampio spettro, d’altra parte, contiene una gamma di cannabinoidi, terpeni e flavonoidi derivati dalla canapa, ma non THC.