Non sarà stata come la Lanterna, ma anch’essa era un simbolo di Genova, la Superba.
Parliamo della Croce di ferro del Monte Fasce, quella che quando arrivava il buio si vedeva illuminata sopra tutta la città, quasi a proteggerla.
Ebbene, poco più di due anni fa – era la notte del 28 ottobre 2018 – in una notte di ventoso impetuoso, è crollata a terra, inerme, le luci spente.
Poche righe sui giornali, era ancora troppo fresca la tragedia del Ponte Morandi, che aveva scosso la città travolgendola nel lutto.
La croce era in ferro, alta ben 18 metri, pesante 3 tonnellate e mezzo, degna erede di una precedente croce in legno sistemata sulla vetta del Monte Fasce nel 1899.
Già, il Monte Fasce, che in verità si chiama “Monte Fascie”, come risulta dai documenti e dalle carte dell’Istituto Idrografico della Marina Militare; è l’altura più nota, con i suoi 834 metri, tra quelle che circondano la città di Genova, situato alle spalle dei quartieri Quarto dei Mille, Quinto al Mare e Nervi.
La sua cima oggi è usurpata da decine di ripetitori televisivi, radiofonici, di guardianaggio ed altri servizi non precisati di Stato.
Ebbene, la Croce del Monte Fasce ai genovesi manca, eccome.
Oggi sul monte ci sono ancora i suoi resti, un triste ammasso di ferro arrugginito; perché da allora, nessuno ha toccato nulla: ne il Demanio, nel il Comune di Genova, tantomeno volontari privati.
E lei, la Croce che sotto un certo punto di vista “proteggeva” Genova, giace tutt’ora a terra, in disuso, come fosse un pezzo di ferro qualunque.
Da più parti in tanti hanno provato a sollecitare le Autorità per pulire la vetta del Fasce.
I turisti ed i genovesi – e non sono certo pochi – che salgono fin lassù si trovano davanti ad uno spettacolo triste, desolante… la croce ridotta cosi, arrugginita ed a terra, dopo quasi 120 anni di onorato servizio.
Possibile che i rottami non possano essere portati via?
Del resto, per toglierli con i mezzi di oggi ci vorrebbe veramente poco.
Ma i genovesi si interrogano: è proprio impossibile mettere una nuova croce illuminata sul monte più regale e conosciuto della città?
Quella luce che si vedeva e in qualche modo rassicurava nelle serate fredde, ventose ed invernali, oggi manca e non poco; in tanti voltavano lo sguardo verso il monte e spontaneamente, senza sapere il perché, tiravano un sospiro, quasi di sollievo, cittadini religiosi e no.
Una nuova Croce? Siamo certi che non sarebbe difficile trovare dei finanziatori per la realizzarne un nuova.
Perché Genova ritornerebbe… “più Genova” con la sua croce illuminata sul Monte Fasce.