Beni per 15 milioni di euro sono stati sequestrati a Carmelo Gullace e alla moglie Giulia Fazzari, oltre che a Orlando Sofio e a Marianna Grutteria, tutti arrestati nel 2016 nell’inchiesta Alchemia.
L’inchiesta aveva portato a 42 misure cautelari a carico di soggetti affiliati e contigui alle cosche di ‘ndrangheta reggine Raso-Gullace-Albanese e Parrello-Gagliostro, accusate di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, intestazione fittizia di beni e società.
Ora la Dia di Genova, coordinata dalla direzione distrettuale di Reggio Calabria, ha sequestrato conti correnti, depositi bancari, beni mobili, partecipazioni in 7 società, immobili, nelle provincie di Savona, Alessandria e Reggio Calabria.
Gullace è considerato dagli investigatori figura apicale della cosca, con ruolo direttivo e di comando, in quanto referente dell’articolazione ‘ndranghetistica in Liguria e Piemonte per la risoluzione di controversie, per i contatti con altre articolazioni territoriali e per il reimpiego di proventi.
Secondo la Direzione investigativa antimafia, la moglie Giulia Fazzari, avrebbe avuto il ruolo di mantenere rapporti con gli amministratori dei comuni della provincia di Savona, finalizzati all’acquisizione di appalti pubblici e l’organizzazione di trasferte in Brasile per riciclare proventi delittuosi della cosca di appartenenza, attraverso l’acquisizione di proprietà immobiliari.