SAVONA – Saranno numerose, a partire già dai prossimi giorni, le celebrazioni liturgiche per ricordare Don Luigi Giussani a quindici anni dalla morte ed a trentotto dal riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione.
Le intenzioni di preghiera per il sacerdote, che diede vita ad un movimento che negli anni è stato anche al centro di polemiche, saranno celebrate non solo nella Diocesi di Albenga- Imperia, guidata da Monsignor Guglielmo Borghetti, ma anche in Italia e nel mondo e molte saranno presiedute da cardinali e vescovi.
“Quest’anno- spiegano all’ Associazione “Cara Beltà”- si celebra il 15° anniversario della morte del servo di Dio don Luigi Giussani avvenuta il 22 febbraio 2005 ed il 38° del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione, avvenuto l’ 11 febbraio 1982. Il “Gius” è stato un esempio non solo per CL ma anche per tanti fedeli della Diocesi di Albenga- Imperia che attraverso le messe vogliono ricordare la sua illustre figura. Nella diocesi ingauna sono numerosi i seguaci del “ Gius” il cui ricordo resta ancora vivo, soprattutto come grande maestro di vita”.
La “ Fraternità di Comunione e Liberazione” è un movimento ecclesiale il cui scopo è l’educazione cristiana matura dei propri aderenti e la collaborazione alla missione della Chiesa in tutti gli ambiti della società contemporanea. CL È sorta a Milano nel 1954 quando don Luigi Giussani, diede vita, a partire dal Liceo classico «Berchet», ad un’iniziativa di presenza cristiana chiamata Gioventù Studentesca (GS). La sigla attuale, Comunione e Liberazione (CL), compare per la prima volta solo nel 1969. Essa sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, è il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo.
Attualmente Comunione e Liberazione è presente in circa settanta Paesi in tutti i continenti. Con più di 200 messe in tutta Italia e centinaia in 70 paesi del mondo l’ anniversario della morte del “ Gius” sarà ricordato con il dovuto grande rilievo.
CLAUDIO ALMANZI