Ieri presso l’Oratorio di San’Antonio Abate di Pieve Ligure si è tenuta la Santa Messa con benedizione degli animali in occasione della giornata dell’omonimo patrono.
Il 19 gennaio, come tradizione vuole, molti padroncini di animali si recano presso l’Oratorio, a due passi dalla Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, accompagnando i loro piccoli amici a 4 zampe per festeggiarli e rendere omaggio al loro santo patrono.
E’ una tradizione che si trasforma in una festa; alle 11.00 la Santa Messa all’interno dell’Oratorio, alle 12.00 la benedizione di tutti gli animali nel cortile esterno e subito dopo focaccia e dolci per tutti.
Tra abbai, guinzagli che tirano, femmine e maschi delle più svariate razze ed età che giocano insieme, i veri protagonisti sono loro: gli animali.
I nostri compagni di viaggio, i nostri rifugi dopo una lunga e dura giornata lavorativa, la nostra dose quotidiana di amore e coccole. Sono loro che ci aspettano ed esplodono di felicità quando arriviamo; loro che con quegli occhioni dolci ci fanno dimenticare ogni problema. Parte integrante di una famiglia; pietre preziose che arricchiscono la vita di chiunque ne possegga uno.
Perché proprio oggi si festeggiano gli animali e chi era Sant’Antonio Abate? Antonio nacque in Egitto intorno al 250 e morì ultracentenario nel 356.
Figlio di agricoltori cristiani, rimasto orfano giovane, decise di lasciare tutti i suoi beni ai poveri seguendo l’esortazione evangelica: “Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri”.
Visse tutta la sua vita da solitario, in povertà e castità. Personaggio tormentato da dubbi e tentazioni si dedicò alla cura dei malati e dei sofferenti operando guarigioni miracolose e lenendo i dolori dello spirito.
La sua vita fu resa nota in tutta la Chiesa dal suo discepolo Sant’Anastasio. Le sue raffigurazioni lo vedono con un bastone in mano, in genere di tipo pastorale, emblema tipico del monaco medievale che aiutava zoppi e infermi.
Accanto a lui un maialino, animale allevato dai monaci antoniani, il cui grasso usato secondo la tradizione pareva essere un potente antidoto contro il fuoco di Sant’Antonio.
Da qui l’estensione a tutto il mondo animale che ha reso Sant’Antonio Abate il suo protettore. Da tempi lontani il 17 gennaio la Chiesa benedice gli animali domestici e li pone sotto la protezione del loro Santo; l’immagine del potente taumaturgo capace di guarire malattie terribili viene messa oggi al servizio dei nostri amici a quattro zampe e non solo.
L’Oratorio di Sant’Antonio Abate di Pieve Ligure e la sua omonima confraternita, attiva fin dal Cinquecento e oggi formata da circa trenta iscritti, e tesa alla valorizzazione del suo prezioso patrimonio storico-artistico, i partner ideali per questa giornata tutta dedicata agli animali.
L’oratorio è un gioiellino incastonato a Pieve Alta e si trova lungo la strada per San Bernardo. Edificio recentemente ristrutturato nelle sue parti esterne è un tipico esempio di architettura “confraternale” ligure.
Costruzione risalente al Quattrocento costituito da un’unica navata centrale con tetto a capanna e volta a botte. L’interno presenta interessanti affreschi settecenteschi alle pareti perimetrali tra i quali una crocifissione ed una imponente ultima cena, preziosi arredi sacri come lo “stendardo dè morti” raffigurante Sant’Antonio Abate orante al cielo, un altare maggiore dedicato al culto e alla liturgia, un prezioso trittico del 1520 raffigurante Sant’Antonio Abate benedicente con San Giovanni Battista e San Benedetto.
Appoggiati alle pareti laterali tre Cristi processionali in ottimo stato fra cui un Cristo Moro del peso di 160 kg; sopra alla volta dell’altare tre modelli di imbarcazioni, ex-voto a carattere marinaro.
Sono le bombarde: “Concezione” e “Santa Teresa” e il brigantino “N.S. delle Grazie” comandate nel primo Ottocento da capitani pievesi e bogliaschini. La cultura marinara, insieme a quella contadina, che hanno segnato la storia e la cultura di Pieve Ligure, si fanno testimoni di questo piccolo ma significativo concentrato di Arte sacra che stupisce il turista della domenica a spasso per “creuse” sulla collina pievese.
Se con i vostri scarponcini e racchettoni capitate da queste parti la prima domenica del mese non perdetevi l’Oratorio di San’Antonio Abate e i suoi gioielli, fruibili solo in rare ma preziose occasioni come quella di cui abbiamo goduto oggi in compagnia dei nostri amici a quattro zampe. Sabrina Malatesta
Per info e prenotazioni visite guidate Oratorio di Sant’Antonio Abate: G. Mezzano tel. 3459710503