Pensate ad un borgo incastonato tra i monti liguri, circondato dalla natura aspra e rigogliosa di questa terra. Siamo alle spalle del mare, a qualche chilometro oltre Chiavari in direzione nord.
Arriviamo allora a Prato Sopralacroce, poco oltre Borzonasca, dove per un giorno si rivive la magia della favola del burattino più noto d’Italia. E’ qui che Pinocchio veste per un attimo gi abiti liguri ed anima una fiaba itinerante per le vie dei vari paesi.
La manifestazione si chiama “Ghea na votta a Survacruxe” (C’era una volta a Sopralacroce) e si terrà domenica 31 marzo 2019 con un ricco programma di manifestazioni, ideate per far rivivere i vecchi borghi.
Si parte alle ore 13.30 a Prato Sopralacroce e nel borgo di Zanoni Alto, dove inizieranno gli intrattenimenti; laboratori di macramè, intaglio del legno, libri pop up e molto altro impegneranno i partecipanti fino alle 14.30, momento in cui partirà la fiaba narrata in genovese che condurrà tra strade e sentieri locali.
Un semplice percorso, che tuttavia necessita di scarpe ed abbigliamento adeguato, terminerà a Zanoni Basso dopo aver attraversato la bellezza originale dei luoghi, guidati dagli attori che declameranno i brani della storia. Al termine del percorso, una gustosa sorpresa attende tutti, grandi e piccini, fatta di eccellenze locali.
“Un evento utile a far conoscere la bellezza della zona”, spiega Alice Signaigo abitante di Sopralacroce e una delle organizzatrici dell’evento, “una manifestazione alla quale hanno collaborato i –Ragazzitralestelle-, gruppo teatrale di Chiavari, REBSopralacroce, Pro Loco Borzonasca e molti abitanti dei vari borghi, con l’intenzione di portare all’attenzione del grande pubblico verso un luogo dalle molte sfaccettature che merita di essere conosciuto”.
Info e prenotazioni: entro venerdì 29 marzo al tel. 328 38 16 434 (anche Whatsapp) o scrivendo su Facebook a @REBsopralacroce, costo 5 Euro a persona che comprendono fiaba itinerante,intrattenimenti, piccoli gadget, navetta e una gustosa sorpresa finale. (Foto di Alice Signaigo).
Roberto Polleri