Con una lettera aperta la Fiom di Genova chiede indietro la ‘felpa’ del sindacato al presidente della Liguria Giovanni Toti, reo, secondo l’organizzazione sindacale, di aver fatto dichiarazioni “improvvide, gratuite e anche gravi”.
“Come lei ricorderà – si legge in una lettera aperta del sindacato – alcuni anni fa dopo l’ennesima manifestazione per far rispettare l’Accordo di programma (pacta servanda sunt) Lei ci chiese la felpa della Fiom.
Per noi la felpa della Fiom non è solo ‘una felpa’, ma un simbolo equivalente ad una bandiera.
Ricordandoci del concetto di Hegel di ‘unità dialettica tra opposti’ noi abbiamo soddisfatto la sua richiesta con tanto di fotografi presso il palazzo della Regione.
In questi giorni sono apparse sue improvvide, gratuite e anche gravi dichiarazioni nei confronti della Fiom, dei suoi sei mila iscritti e dei lavoratori.
Le confessiamo che ci siamo domandati il perché e l’unica risposta che ci siamo dati è un’esigenza elettorale per sviluppare il suo piccolo partito.
Le sue dichiarazioni non meritano una nostra risposta, tuttavia è evidente che hanno fatto venire meno quell’unità dialettica tra opposti e con rammarico dobbiamo constatare che restano solo gli opposti.
Pertanto siamo per cortesia a chiederLe di restituirci la felpa della Fiom, ci dica lei quando e dove. Distinti saluti” Segreteria FIOM Genova