Alassio. Lo scultore Flavio Furlani ha avuto un importante riconoscimento dalla Città di Alassio: il suo talento è stato premiato con la firma di una piastrella nel celebre Muretto. Grande soddisfazione ha espresso l’artista: “Essere invitato a firmare una piastrella del Muretto di Alassio – ha commentato Furlani – rappresenta per me un grande onore e un’importante opportunità per lasciare un segno indelebile nella storia artistica di questa storica località. Firmare questa piastrella significa per me entrare a far parte di una tradizione che abbraccia decenni, unendo il mio nome a quello di illustri predecessori che hanno arricchito il Muretto con le loro opere e il loro spirito. Ogni firma è un tributo all’arte, alla cultura e alla storia, e diventa parte integrante di un mosaico collettivo che racconta la storia di un luogo unico”. Flavio, oggi affermato scultore per molti anni è stato il “professionista del click” incaricato di realizzare le foto dei cataloghi e dell’archivio del prestigioso Centro Internazionale di Sperimentazione Artistiche Marie Louise Jeanneret di Boissano. Un luogo nel quale ebbe modo anche di incontrare e diventare amico di alcuni dei più grandi artisti e scultori del secondo Novecento.
“I miei inizi – dice Furlani – sono legati alla fotografia: già quando lavoravo per grandi artisti e li aiutavo a preparare i loro cataloghi d’arte, sentivo la necessità di esprimermi al di fuori della dimensione un po’ piatta data dall’ istantanea. Erano i primi anni Settanta, quando ero un affermato fotografo, ma lavoravo anche per la nipote di Le Corbusier, Marie Louise Jeanneret, nel Centro Sperimentale di Boissano. Qui ho avuto modo di conoscere decine di grandi artisti come Andy Warhol, Spoerri, Kirili, Mario e Marisa Merz, Pistoletto, Quesada, Tinguely, Baj, Acconci, Hartung, Kounellis, Kokoschka, Sonia Delaunay, Otth, Angeli, Schifano, Farioli, Kodra, Keizo, Moboulese, Bonnar, Boetti, Arman, Cèsar, Albertini, Mondino, Arde, Damiano, Rhol, Ruoppo e Freund. Fu una esperienza fondamentale e da allora ho sempre cercato di esprimermi in tutte le dimensioni”. Nato a Torino nel 1933, valente fotografo, Furlani è un abile scultore del legno e marmo, ma utilizza anche con maestria i materiali più vari. Autodidatta, ha scoperto la sua inclinazione artistica da bambino, quando raccoglieva l’argilla destinata ai mattoni, per modellare piccoli oggetti. La prima parte della sua vita è tutta dedicata alla fotografia, in cui è diventato un noto professionista, specializzandosi in riprese aeree, poi l’approdo alla pittura ed alla scultura, alla quale si dedica però con dedizione solo dalla fine degli anni Ottanta, quando questa forma di espressione, diviene quella che gli consente maggiore libertà e vi si dedica con grande entusiasmo. Furlani ha partecipato a numerose mostre collettive ed ha all’ attivo anche numerose personali di grande rilievo. A livello locale ha sostenuto anche la nascita di Gallerie d’Arte e di associazioni artistiche locali come “Galleria Giotto” di Carlo Filippi e Lillo Rovelli, “Punto Arte” di Paola Maestri, l’ Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani) ed il Circolo Artistico-Culturale “Amici nell’Arte”. “Nella scultura trovo la possibilità- confessa ancora Furlani – di provare emozioni plastiche, col contatto fisico delle mani, immerse nella materia. Mi sono da sempre abituato ad estrarre dalla figura, anche se soltanto fotografica, le linee, le forme, le luci della natura. Il passaggio alla scultura è stato perciò naturale, direi quasi inevitabile. Oggi per me fare scultura è divenuto un bisogno impellente, un modo per comunicare, il mezzo per eccellenza per esprimermi”.
Molte sue sculture, busti ed installazioni pubbliche, sono facilmente raggiungibili e visibili con un breve itinerario da Albenga, a Villanova, Alassio, Zuccarello, Ortovero e Ceriale. Fra le più note il “Monumento a Clemente Panero”, “Ilaria”, “Il Mulo e l’Alpino”, “Il Minotauro”, “I ragazzi di Ceriale”, “Spiaggia”, “Fischia il vento” e “Padre Santo”. Il monumento in piazza Enzo Tortora ad Albenga dedicato all’ Arma dei Carabinieri è stato realizzato in collaborazione con l’artista del marmo Andrea Craviotto, e finanziata dai Comune di Albenga e Villanova d’Albenga. Apporre la sua firma sul celebre Muretto alassino è stata per Furlani una grande soddisfazione.
Claudio Almanzi