Loano. Domani 19 dicembre tornerà in funzione la “Fontana delle ore” di Sandro Lorenzini. Si trova all’incrocio tra corso Europa e via Stella.
Tornerà in funzione nella giornata di sabato 19 dicembre la “Fontana delle Ore” collocata all’incrocio tra corso Europa e via Stella a Loano. L’amministrazione comunale del sindaco Luigi Pignocca ha dato mandato all’ufficio tecnico di ripristinare il corretto funzionamento dell’opera di Sandro Lorenzini.
Due le tipologie di intervento messe in atto. Da un lato, la ditta loanese “Gianluca Barzon” si è occupata di aggiornare gli impianti elettromeccanici con le ultime tecnologie, di sostiture le parti ammalorate e di programmare il funzionamento della fontana; la ditta Elite Piscine di Andora, invece, ha effettuato la sostituzione dei filtri. Il prossimo anno, invece, verrà effettuata la manutenzione della vasca, con il rifacimento della piastrellatura, dell’impermeabilizzazione e dell’illuminazione.
“La ‘Fontana delle ore’ è una delle sette fontane d’artista che decorano la nostra città – ricorda il sindaco Luigi Pignocca – Tutte insieme costituiscono una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto che nessun’altra città può vantare. L’opera di Lorenzini, in particolare, non è soltanto una fontana né soltanto un’opera d’arte, ma anche un vero e proprio orologio ad acqua. Proprio per questo, per funzionare correttamente necessita di cure particolari. Grazie al lavoro svolto dal nostro ufficio tecnico, che ringrazio per il grande impegno, ora la ‘Fontana delle ore’ potrà tornare a farsi ammirare come merita”.
“Il progetto delle fontane d’artista affonda le radici nella tradizione e nella storia di Loano – ricorda l’assessore alla cultura Remo Zaccaria – Nel periodo di dominazione della famiglia Doria, infatti, si affermò la scelta di abbellire lo spazio cittadino attraverso la realizzazione di fontane. Oggi, la scelta di proseguire lungo quella strada non ha solo una valenza architettonica, strettamente legata all’arredo urbano, ma è anche e soprattutto un investimento culturale e turistico che si collega direttamente all’immagine della città”.
La “Fontana delle ore” di Sandro Lorenzini è composta da 12 totem sui quali sono raffigurati simboli che si collegano alla storia di Loano. Allo scoccare di ogni ora, dalla sommità di ciascun totem esce uno zampillo d’acqua, perciò a mezzogiorno e a mezzanotte zampillano tutte insieme. Ogni cinque minuti, invece, si attiva uno “zampillo laterale”, perciò dando una rapida occhiata a quali getti sono in funzione è possibile conoscere immediatamente l’ora corrente. Le colonne sono composte da moduli diversi eppure simili, coni e sfere in pietra e in ceramica, di tanti colori e di altezze diverse. In cima ad ognuna c’è un segno, un simbolo d’oro, il “tesoro che riempie un pezzetto di tempo” e cioè: il sole, la luna, una stella, un pesce, una gallinella, una fiamma, una nuvola, un uovo, un fiore, un cuore, un vaso, la mano di un uomo.
Sandro Lorenzini nasce a Savona nel 1948, terminati gli studi in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, lavora fino al 1975 come scenografo nell’ambito teatrale milanese e poi si è dedicato a tempo pieno alla ceramica, scelta come proprio mezzo espressivo. Fin dall’inizio Lorenzini ha ricercato la grande dimensione e il rapporto diretto fra le opere e gli spazi che le ospitano. Le grandi installazioni site specific hanno costituito la sua più peculiare dimensione espressiva.
Dal 1986 inizia a sperimentare l’installazione di grandi opere di scultura ceramica in spazi architettonici e storici di forte connotazione, lavorando su specifiche impostazioni tematiche (1986 “Percorsi” SavonaItalia, 1991 “La Casa di Asterione” Padova-Italia, 1996 “La Casa del Re” Caserta-Italia, 1999 “Dal Disperato al Sublime” Faenza-Italia, 2000 “Lo Spazio Ritrovato” Roccavignale-Italia). Dall’inizio degli anni novanta suoi importanti lavori vengono acquistati da importanti musei in tutto il mondo, tra cui spiccano i musei di Mino, di Shigaraki, di Seto e di Gifu in Giappone. Nei primi mesi del 2007 realizza per il Parco del Museo di Shigaraki una prestigiosa scultura in gres di grande dimensione (quattro metri di altezza).
La qualità delle realizzazioni e il livello altissimo della ricerca tecnica lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Ha esposto in Italia, Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti, Cina, Giappone, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Nuova Zelanda. E’ stato premiato in concorsi e biennali internazionali come quelli di Faenza, Vallauris (Francia), Mino (Giappone), Il Cairo (Egitto), Foshan (Repubblica Popolare Cinese). Ha tenuto docenze in prestigiose università americane (U.C. Berkeley, San Jose State University, Anderson Ranch Center for the Arts) e in centri ceramici di eccellenza in Giappone (Shigaraki, Seto, Mino) e Cina (Foshan, Fu-Ping, Jingdezhen). Sue opere di grande dimensione sono state acquistate da importanti musei in tutto il mondo.