La Guardia di Finanza di Venezia nell’indagine nazionale riguardo Fincantieri e le aziende subappaltanti, ha visitato la sede genovese dell’azienda ed in particolare ha ascoltato e perquisito due manager della sede genovese che, nel passato, avevano lavorato in Veneto.
Le accuse, per le persone indagate a Venezia, sono di aver preso mazzette per agevolare l’iscrizione di ditte nell’albo dei fornitori o per aumentare il numero delle ore di impiego delle ditte in subappalto nei cantieri.
Dal canto suo Fincantieri in merito “all’operazione disposta dalla Procura della Repubblica di Venezia, che vede anche personale Fincantieri oggetto di accertamenti da parte della Guardia di Finanza, la società rivendica la propria estraneità rispetto ai fatti cui le indagini si riferiscono.
Fincantieri sta assicurando piena collaborazione agli inquirenti e auspica che verrà dimostrata la completa estraneità dei propri dipendenti. Laddove invece le accuse venissero confermate, la società adotterà immediati provvedimenti nei confronti di dipendenti che si fossero resi responsabili di condotte illecite, lesive dell’immagine della società. Fincantieri adotta, anche in quanto emittente quotato, gli standard più elevati di compliance operativa e normativa, e impronta costantemente la propria azione a principi etici e di massima trasparenza”.