Ambasciatore russo a Berlino definisce la decisione “estremamente pericolosa”
E’ ufficiale, la Germania ha scelto di consegnare all’Ucraina 14 carri armati Leopard 2A6. Lo ha annunciato oggi, mercoledì 25 gennaio, il portavoce del governo Steffen Hebestreit con la notizia che viene ripresa dai principali giornali tedeschi.
L’intenzione della Germania è quella di consegnare 14 carri armati Leopard 2A6 dalle scorte della Bundeswehr all’Ucraina.
Il tutto con il coordinamento coi partner internazionali. L’obiettivo, da quanto spiega il portavoce Steffen Hebestreit, è quello di “mettere insieme rapidamente due battaglioni di carri armati con i Leopard 2 per l’Ucraina”.
Altri paesi europei si sarebbero detti pronti a consegnare i carri armati Leopard 2.
Per questo motivo il governo federale rilascerà le approvazioni appropriate per il trasferimento.
L’addestramento degli equipaggi ucraini dovrebbe iniziare anche in Germania che avrebbe assicurato oltre all’addestramento, anche “la logistica, le munizioni e la manutenzione dei sistemi”.
Sempre secondo il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, la decisione è preceduta da intense consultazioni con i partner europei e internazionali (USA).
Lo stesso Scholz, che era stato recentemente messo sotto pressione nella sua stessa coalizione, per tale fornitura, aveva mantenuto aperta la decisione sulla consegna dei Leopard all’Ucraina e ha precisato come “Agiamo a livello internazionale in modo strettamente coordinato” però “Non lontano da qui c’è una guerra in Europa.
E dobbiamo chiarire che noi facciamo tutto il necessario per sostenere l’Ucraina, ma allo stesso tempo che noi dobbiamo evitare una escalation che porti ad uno scontro fra Nato e Russia. Questo è il principio seguito finora e continueremo a seguirlo”aveva, poi, precisato.
L’ambasciatore russo in Germania Sergey Nechaev afferma che la decisione tedesca sull’invio dei tank Leopard all’Ucraina è “altamente pericolosa” e “porta il conflitto a un nuovo livello”.
Per l’ambasciatore, citato dalla Tass, la decisione “distrugge quello che resta della fiducia reciproca, infligge un danno irreparabile” ai legami con Berlino e indica “il completo rifiuto della Germania di riconoscere la responsabilità storica” per i crimini nazisti.