I fenomeni meteorologici e i rilevamenti delle centraline parlano chiaro, vento sempre più forte ad ogni allerta, piogge sempre più intense, forza del mare su una costa già in erosione
Nessuna novità quindi e nessuno può affermare di non sapere e di non essere a conoscenza della gravità della situazione.
Le conseguenze sono infrastrutture stradali e ponti che crollano, frane e smottamenti, cittadini isolati, assenza di corrente e di gas,in questa allerta che ha colpito soprattutto il ponente e il levante della nostra Regione”.
“Abbiamo, a tutti gli effetti, un problema di sicurezza ambientale che da tempo avrebbe dovuto essere affrontato. Il report sui mutamenti climatici in Italia, prodotto dal Centro euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), presentato alcuni giorni fa, fa emergere scenari e condizioni che in Liguria sono già evidenti nella loro drammaticità.
È ancora possibile intervenire ma la classe politica non sembra orientata a seguire i suggerimenti imperativi ed urgenti che dovrebbero essere messi in atto, a partire dalla decisa decarbonizzazione della nostra economia, del nostro modello di sviluppo.
I decisori politici attendono l’emergenza con i conseguenti drammi idrogeologici e infrastrutturali, per avere fondi a disposizione e finanziare progetti che non dialogano tra loro, con il territorio, in modo organico e pianificato. Ogni volta una emorragia di denaro pubblico con interventi che non fanno arretrare i mutamenti climatici ma rappresentano “tapulli” mascherati da azioni che dovrebbero mitigare o consentire l’adattamento dei territori alle emergenze.”
“Ringraziamo le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco e i volontari per il prezioso lavoro che anche in questa occasione continuano a rendere alla collettività; inviamo le nostre condoglianze alla famiglia di Rinaldo Challancin, il caposquadra volontario dei Vigili del Fuoco che ha perso la vita la notte scorsa in Val d’Aosta nell’adempimento del suo lavoro, sperando che gli undici dispersi vengano presto ritrovati sani e salvi”.