La ninfa Calipso a Palazzo San Giorgio questo giovedì a Genova. Protagonista l’attrice Amanda Sandrelli in uno spettacolo diretto da Sergio Maifredi.
La ninfa Calipso a Palazzo San Giorgio, canto V di “Odissea un racconto mediterraneo”.
A Palazzo San Giorgio giovedì 28 ottobre 2021 alle ore 17 Amanda Sandrelli sarà protagonista di “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio”, progetto ideato a e diretto da Sergio Maifredi con il sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il patrocinio dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile.
Dopo l’esordio con il tutto esaurito di Roberto Alinghieri e dell’Ensemble Hemingway, l’attrice, molto legata a Genova per ragioni biografiche, racconta la storia de “La ninfa Calipso”:
canto V di “Odissea un racconto mediterraneo”, progetto ideato e diretto da Maifredi per riportare i classici alla forza della narrazione orale.
Calipso, colei che nasconde, è colta nel rapporto e nel contrasto con il capitano che per sette anni vive nella sua isola, Odisseo.
Atena implora gli altri dèi di accorgersi di questo eroe che ancora non ha fatto ritorno a casa dopo la guerra di Troia.
Calipso gli ha offerto l’immortalità e la sua bellezza eterna.
Odisseo sa a cosa rinuncia ma non vuole smettere il essere uomo mortale. Calipso, piangendo, lo lascerà riprendere il suo viaggio.
Amanda Sandrelli, con forza e dolcezza, dà vita a un ritratto pieno di umanità.
Lo spettacolo è preceduto alle ore 16,15 da una visita guidata a Palazzo San Giorgio, condotta da Silvia Martini, Ufficio Relazioni con il Pubblico di Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Visita e spettacolo sono a ingresso libero ma con prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922 o a info@teatropubblicoligure.it.
“Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” prosegue mercoledì 10 novembre entrando nella storia e nel mito con “La leggenda del Rex.
Dal Nastro Azzurro a Fellini” di e con Massimo Minella.
Il giornalista e scrittore, accompagnato da Franco Piccolo alla fisarmonica, ricostruisce gli anni brevi e intensi della nave dei record, costruita dai cantieri navali Ansaldo di Sestri Ponente, transatlantico affondato e rinato nell’immaginario collettivo grazie a un genio del cinema.
Giovedì 16 dicembre David Riondino farà rivivere il “Corsaro nero” di Emilio Salgari, uno dei più popolari romanzi d’avventura, scritto proprio a Genova e dedicato al Signore di Ventimiglia, divenuto corsare per vendicare i fratelli uccisi a tradimento dal duca Wan Guld al soldo degli spagnoli.
Mentre il 20 gennaio 2022 va in scena “Le isole del tesoro” con Giuseppe Cederna, autore del testo insieme a Sergio Maifredi che ne cura la regia.
Il punto di partenza è “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson, altro grande romanzo d’avventura, ma con il tempo le isole sono diventate due, perché a quella letteraria si è unita quella vera, in Grecia, frequentata appena può da Cederna, per ritrovarsi, com’è accaduto quando la pandemia glielo ha permesso.
Si passa all’epica di “Moby Dick”, immensa storia di Herman Melville, che giovedì 17 febbraio sarà portata in scena da Corrado d’Elia, impegnato anche come regista.
Sarà il capitano Achab, furioso e in cerca di vendetta contro ogni ragione, e anche la balena bianca, simbolo della sua folle caccia e di una ricerca che non finisce mai.
Prima assoluta giovedì 10 marzo per Paolo Rossi in “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, autore antesignano di tanta fantascienza, che qui immagina l’esplorazione degli abissi marini a bordo del Nautilus.
Rossi ne esalta il senso metaforico, guardandolo con gli occhi di oggi.
Secondo debutto giovedì 24 marzo con “Robinson Crusoe” da Daniel Defoe, interpretato da Andrea Nicolini e Alberto Giusta, storia di un naufrago, un eroe moderno campione di resilienza, che si adatta all’isolamento e non smette mai di credere nel futuro né di affidare al mare i suoi sos.
Giovedì 31 marzo Moni Ovadia traccia una linea che unisce “Ulisse Achab Noè”, personaggi legati da un sentiero d’acqua in cui rintracciare il pensiero dell’Uomo che attraversa i secoli ponendosi le identiche domande sullo stesso mare, con gli occhi sull’orizzonte e il cuore impegnato in un viaggio infinito.
Infine, “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” si chiude giovedì 7 aprile con “Maqroll, gabbiere” di Federico Sirianni, autore e musicista che lo interpreta con Raffaele Rebaudengo alla vilola e alle tastiere e Filippo Filoq Quaglia alle sequenze e al basso, diretti da Maifredi.
Liberamente ispirato ai romanzi di Alvaro Mutis da cui già deriva “Smisurata preghiera” di Fabrizio Da Andrè, descriva la figura del marinaio più isolato e cruciale, quello che passa la maggior parte del tempo sull’albero più alto, quello che vede le cose per primo pagando questo privilegio con un’incollocabilità dal forte sapore esistenziale.
Con il progetto “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” prosegue la riflessione sull’infinito iniziata con la XIV edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”,
dedicati a “L’infinit∞ da Achille e la tartaruga a Leopardi”, che ne costituisce la premessa.
A cominciare questo percorso, a Palazzo Tursi e Palazzo Reale, sono stati l’antropologo Marco Aime, il filosofo Ermanno Bencivenga, l’italianista Corrado Bologna e il matematico Piergiorgio Odifreddi.
Il viaggio prosegue con il mare nello sguardo dei capitani coraggiosi.