Gli uomini della Polfer di Genova, sabato scorso hanno arrestato, ad un passo dalla centralissima via XX Settembre, uno straniero sessantenne di origini algerine, irregolare sul territorio, abile borseggiatore pluripregiudicato, che da due anni sfuggiva alla cattura.
Era ricercato da quando, arrestato nell’agosto del 2017 per un furto commesso nella stazione ferroviaria di Piazza Principe, una volta ammesso ai domiciliari, si era subito reso irreperibile anche perché coinvolto in altri procedimenti penali.
Il primo reato era infatti stato commesso mentre stava beneficiando dell’affidamento in prova al servizio sociale, poi sospeso con ripristino dell’ordine di carcerazione.
L’emissione di un ulteriore provvedimento di cattura e l’attività di indagine conclusa con la perquisizione nella sua abitazione avevano confermato che il malvivente si era dato alla fuga rendendosi latitante e come tale veniva ricercato.
Lo scorso fine settimana l’epilogo della vicenda: lo stesso agente della polizia ferroviaria che due anni fa lo aveva arrestato, intorno a mezzogiorno, di rientro da Palazzo di Giustizia, ha scorto il ricercato che ha tentato di dileguarsi nelle vie circostanti.
Dopo un brevissimo inseguimento l’uomo è stato bloccato; con sé aveva un documento falsificato per sfuggire alle ricerche. Deve espiare tre anni, cinque mesi e venticinque giorni di reclusione a fronte di condanne per tentato furto, ricettazione ed utilizzo illecito delle carte di credito.
La comparazione dattiloscopica ha confermato l’identità dell’algerino che è stato tratto in arresto e tradotto al Carcere di Marassi.
Resta ancora da approfondire il possesso della carta di identità falsa.