La polizia ha arrestato a Ventimiglia, ieri pomeriggio, un giovane uomo romeno, sul quale dal 2013 pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dal suo paese d’origine per violenza sessuale.
L’intervento è stato portato a termine dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, provenienti da Torino. Uomini e donne specificamente addestrati come specialisti della prevenzione e del controllo del territorio, attualmente aggregati al locale Commissariato PS.
E’ stato il Questore di Imperia Dr. Cesare Capocasa a volerli schierare in rinforzo a Ventimiglia e, su sua precisa indicazione, vengono giornalmente utilizzati dal Dirigente dell’Ufficio di P.S. con modalità estremamente flessibili, continuamente adattate alle circostanze ed alle situazioni contingenti.
Quattro, a volte sei pattuglie supplementari, sono operative durante il giorno e per quasi tutta la notte.
Il loro apporto è prezioso, la loro azione particolarmente efficace. Perlustrano ininterrottamente il centro cittadino con servizi di controllo straordinario del territorio che, a Ventimiglia, non ha precedenti per durata ed intensità e i risultati non sono mancati.
Centinaia le persone ed i veicoli controllati ogni settimana, numerosi gli indagati in stato di libertà e gli arrestati.
Ieri l’ultimo arresto in ordine di tempo, all’interno dei giardini pubblici Tommaso Reggio, una delle zone più battute dalla Polizia.
L’identificazione svolta a tappeto dei soggetti ritenuti sospetti, o notati per comportamenti o reazioni giudicate anomale o ingiustificate, è una procedura consueta per la Polizia in questo genere di attività.
Tra altri individui stranieri presenti all’interno dell’area verde, tutti sottoposti a controlli accurati e risultati poi in regola, è stato individuato un 28enne residente in Romania, suo paese di nascita.
Si è successivamente appurato che da qualche tempo era domiciliato a Ventimiglia, nella casa di un suo anziano connazionale residente nel centro storico della città risultato, per ora, estraneo ai fatti contestati al suo coinquilino.
Il giovane romeno ha mostrato agli agenti documenti che sono risultati regolari ma a suo carico è emersa, nei terminali di Polizia, una condanna a 5 anni di carcere, da scontare in Romania, per violenza sessuale commesso nel suo paese intorno al 2007.
E’ probabile che l’uomo non fosse al corrente del fatto che le sue ricerche fossero state estese in tutte le nazioni europee. Al momento non si conoscono neppure i dettagli e le modalità del crimine a lui imputato dai giudici romeni.
Dopo l’immediato accompagnamento in ufficio i poliziotti hanno dovuto lavorare lungamente per accertare l’esatta corrispondenza della sua identità con quella dell’uomo ricercato dall’Interpol.
Alla fine tutti i riscontri, a partire da quelli sulle sue impronte, sono risultati positivi e congruenti.
Il giovane romeno, che non ha opposto resistenza ed è parso anzi quasi rassegnato, è stato formalmente arrestato nella tarda serata poiché risultato effettivamente ricercato dalle Autorità romene per estradizione o consegna.
Senza esito la perquisizione personale cui è stato sottoposto prima di essere privato della libertà. Gli investigatori presumono che sia entrato in Italia da non molto tempo.
I poliziotti hanno completato velocemente gli atti di rito, la nomina di un difensore d’ufficio, la traduzione da parte di un interprete di tutti i verbali e la loro firma, una telefonata alla madre in Romania, gli avvisi al Pubblico Ministero del Tribunale di Imperia e a quello della Corte d’Appello di Genova, quest’ultimo competente per i casi internazionali come questo.
Al termine gli Agenti di Polizia hanno condotto l’arrestato nella casa circondariale di San Remo dove rimarrà, a disposizione dei Magistrati, in attesa della sua estradizione in Romania per scontare la lunga pena detentiva.