Questa mattina, in occasione del 77° anniversario dalla sua morte, la Polizia di Stato della Provincia della Spezia ricorda Giovanni Palatucci, ultimo Questore della Fiume italiana, morto nel 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, dove è stato deportato per aver salvato dal genocidio centinaia di ebrei italiani e stranieri.
Il giovane Commissario, nato a Montella (AV) il 31 maggio del 1909, fu reggente della Questura di Fiume dal settembre del 1943.
Un anno dopo, il 13 settembre del 1944, il funzionario di Polizia fu arrestato e deportato a Dachau, dove morì il 10 febbraio del 1945. Alla sua morte, fu seppellito in una fossa comune.
Durante la sua permanenza a Fiume come funzionario di pubblica sicurezza, Giovanni Palatucci si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali.
A Palatucci è attribuita anche la distruzione di numerosi fascicoli di cittadini di religione ebraica per sottrarli alla deportazione, dal 1937, anno del suo arrivo a Fiume come responsabile dell’ufficio stranieri, sino al giorno del suo arresto.
Fu inoltre l’autore di una segreta azione politica e di un piano per assicurare l’italianità dell’Istria e farne un territorio indipendente.
Alle ore 9.00 di questa mattina è stato piantato un albero di leccio all’interno del Parco XXV Aprile ed apposta una targa alla memoria del Palatucci.
Alla cerimonia tenuta dal sig. Questore, che si è svolta nel rigoroso rispetto delle normative sanitarie, hanno preso parte il Prefetto della Spezia, il Sindaco, il Comandante Provinciale dell’Arma Carabinieri e della Guardia di Finanza, i Dirigenti della Polizia di Stato delle varie specialità, il Vescovo, il cappellano della Polizia di Stato della Spezia e l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.