La polizia, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha portato a conclusione l’operazione ‘Labirinto 2’, che ha portato all’emissione di 13 provvedimenti cautelari con il cosiddetto “arresto ritardato” per altrettanti spacciatori stranieri (6 risultano richiedenti asilo africani) che operavano nei vicoli del centro storico di Genova.
Il cosiddetto “arresto ritardato” é un intervento di polizia che permette di contrastare in modo più efficace lo spaccio al dettaglio.
In pratica, se un agente o un investigatore scopre un pusher o un’attività di spaccio non deve intervenire nell’immediato per permettere lo sviluppo dell’indagine ed acquisire più elementi possibili a carico dello spacciatore e della “filiera” dello smercio di droga.
Si tratta del secondo blitz di polizia giudiziaria, sotto l’egida dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, contro il radicamento dello spaccio al minuto nel Centro storico di Genova, dopo quello concluso nel mese di dicembre dello scorso anno. In quel caso, sempre con l’arresto differito, vennero adottate 23 misure cautelari.