L’avevano arrestato venerdì i Carabinieri per spaccio e il giorno dopo alla direttissima era stato per lui deciso il divieto di dimora.
Divieto che non ha rispettato perché nella tarda serata di sabato è stato sorpreso dagli agenti del reparto Sicurezza Urbana della Polizia Locale con 9 grammi di marijuana e 110 euro in banconote prevalentemente da 20 euro e diversi ovuli, almeno 10, secondo quanto si piò vedere dalla Tac effettuata in ospedale che ha ingoiato quando è stato raggiunto dagli agenti, che lo hanno arrestato.
Si tratta di N.A., quarantenne senegalese, irregolare sul territorio, una lunga lista di precedenti penali specifici per spaccio, già detenuto nel carcere di Marassi.
L’uomo è stato notato dagli agenti in piazza San Lorenzo.
Quando si è accorto che la squadra si stava avvicinando, si è dato alla fuga, tentando di far perdere le proprie tracce nel dedalo di vie del centro storico.
Si è infilato nella parte di ponente di via Canneto il Curto ed è stato raggiunto dagli uomini della Sicurezza Urbana all’incrocio con via Canneto il Lungo.
Vistosi ormai quasi nelle mani degli agenti, ha inghiottito alcuni piccoli involucri cercando di buttarli giù col contenuto di una lattina di bevanda analcolica che aveva con sé.
È stato invitato a consegnare eventuale altra droga che aveva e ha dato agli agenti una busta con i 9 grammi di marijuana che custodiva nella tasca posteriore dei pantaloni.
Addosso aveva anche il denaro di cui non ha saputo giustificare la provenienza e che è verosimilmente provento del commercio illecito.
L’uomo ha detto di non avere documenti con sé ed è stato così portato in Questura per il fotosegnalamento.
La banca dati ha restituito un curriculum criminale di non poco conto per la serie di condanne e denunce per spaccio, produzione e traffico di sostanze stupefacenti accumulate.
È risultato anche irregolarmente presente in Italia ed è stato anche denunciato per l’inosservanza alle norme sull’immigrazione.
L’uomo è stato trasportato all’ospedale San Martino dove è piantonato, come disposto dal magistrato di turno, dottoressa Francesca Rombolà.
I medici lo hanno sottoposto a tac e hanno visto che gli involucri ingoiati sono almeno 10.
Il senegalese resta in ospedale in stato di arresto nell’attesa che evacui tutti gli ovuli.
Soltanto dopo che il contenuto sarà analizzato potrà essere analizzato e si potrà conoscere la natura della sostanza.