La Pro Recco riporta la Supercoppa Europea in Italia, i biancocelesti vincono in casa del Szolnok per 4-15 e alzano il trofeo per la 7a volta
La Pro Recco riporta la Supercoppa Europea in Italia, praticamente perfetti i campioni d’Europa, attenti in difesa e letali in attacco con l’uomo in più.
Mister Sukno rinuncia ad Aicardi e Velotto, Gocic deve fare a meno del talento Konarik. È capitan Ivovic a sbloccare la partita dopo 90 secondi di gioco: il numero 9 supera Banyai da posizione 4 con l’uomo in più; superiorità che capitalizza anche Zalanki (0-2), poi Del Lungo è provvidenziale su Angyal, ma il portiere recchelino nulla può sul diagonale di Zovic. Prima della sirena entra in scena anche il Var che permette di vedere il gol di Hallock, in girata, per l’1-3 con cui si concludono i primi otto minuti.
Non serve l’aiuto della tecnologia invece per l’1-4 di Figlioli, in doppia superiorità, che apre il secondo tempo. Due uomini in più che sfrutta anche il Szolnok con Angyal. I biancocelesti allungano: Bertoli, su passaggio no look di Echenique, e Younger su rigore conquistato da Hallock per il 2-6.
I ragazzi di Sukno sono letali con l’uomo in più (5/5 a metà gara) e Cannella, alla sua prima finale europea, sigla il 2-7 con il supporto del palo. Prima del cambio campo Zalanki segna il +6 su rigore, poi Jansik in superiorità fa 3-8 trovando uno spiraglio per superare Del Lungo.
In avvio di terzo tempo ecco Di Fulvio da posizione 5 dopo un bel giro palla dei biancocelesti. Il numero 2 potrebbe raddoppiare ma si fa deviare un rigore da Banyai. La difesa dei biancocelesti è mostruosa e respinge cinque superiorità consecutive degli ungheresi. Uomo in più che invece la Pro Recco non fallisce: poco prima della sirena Presciutti prende l’ascensore ai due metri e al volo sigla il 3-10 che conduce le squadre all’ultimo quarto.
Due minuti e Di Fulvio da posizione 3, in superiorità, segna il +8. Dopo oltre un tempo di digiuno Milakovic fa esultare la Vizilabda Arena, prima che Figlioli si metta in proprio e batta il portiere avversario sopra la testa. Numero 13 ospite che pasticcia poco dopo buttandosi in rete il pallone scagliato da Cannella. È tutto del numero 10 romano il 4-14 che arriva a meno di due minuti dal termine, prima del sigillo conclusivo di Di Fulvio.
“Sono molto contento, è stata la miglior partita dei ragazzi da inizio stagione – il commento di mister Sukno -. Abbiamo avuto l’atteggiamento giusto dall’inizio, la fame che serve per vincere queste partite. È il mio primo trofeo, ma è importante la squadra, io vengo dopo: fa piacere, certo, ed il merito va esteso anche ai giocatori che c’erano l’anno scorso e al mister. Così si può dire che chiudiamo un cerchio e ci buttiamo sui prossimi obiettivi. Abbiamo ancora una partita, dopodomani ad Hannover e mi aspetto la stessa concentrazione di oggi”.
“Questa sera la miglior Pro Recco dell’anno – le parole del capitano Ivovic – difesa perfetta, sia posizionale sia con l’uomo in meno. Non era il Szolnok dell’anno scorso, senza Filipovic e Pijetlovic, però questo non inficia la nostra vittoria e la nostra prestazione: è un buon segnale che siamo sulla strada giusta per il futuro”.
Szolnok: Gardony, Angyal 1, Szeghalmi, Schmolcz, Nagy, Gbadamassi, Jansik 1, Kovacs, Peto, Milakovic 1, Zovic 1, Teleki, Banyai. All. Zivko Gocic.
Pro Recco: Del Lungo, Di Fulvio 3, Zalanki 2 (1 rig.), Figlioli 2, Younger 1 (rig.), Bertoli 1, Presciutti 1, Echenique, Ivovic 1, Cannella 3, Hallock 1, Loncar, Negri. All. Sandro Sukno.
Arbitri: Margeta (Slovenia), Zwart (Olanda).
Parziali: 1-3, 2-5, 0-2, 1-5.
Superiorità numeriche: Szolnok 2/15, Pro Recco 10/11. Rigori: Pro Recco 2/3. Usciti per limite di falli Bertoli (PR) nel terzo tempo, Presciutti (PR) e Nagy (S) nel quarto tempo. Nel Szolnok in porta Banyai.