La procura ha acquisito e posto sotto sequestro i report sulle ispezioni delle gallerie fatte da Autostrade, ma anche da Spea. Tutta la documentazione, contenuta nei supporti informatici e computer, verrà analizzata tramite un software dedicato.
Verranno, così incrociati i report di Aspi e anche delle società esterne che hanno lavorato per l’azienda.
Sotto osservazione dei pm Walter Cotugno e Stefano Puppo, coordinati dall’aggiunto Francesco Pinto, ci sono una sessantina di gallerie.
L’indagine nata dopo il crollo di una porzione della volta della galleria Bertè sulla A26, è per falso, attentato alla sicurezza dei trasporti e omissione di atti d’ufficio. Le persone indagate sono 16, tra cui anche il direttore di tronco.
Nel mentre proseguono i controlli ai nuovi cantieri per le ispezioni ad opera della Guardia di finanza.