I quattro, di origine straniera, incastrati dalle indagini e dal coraggio della 20enne che ha raccontato tutto alla Polizia
Gli investigatori della Polizia di Genova oggi hanno riferito di avere arrestato due giovani per violenza sessuale di gruppo ai danni di una loro amica.
Altri due sono stati sottoposte all’obbligo di permanenza presso il Comune di residenza.
Violenza di gruppo dopo la discoteca: i 4 sono due marocchini, un romeno e un ecuadoriano
L’episodio risale al marzo scorso, dopo una serata alla discoteca “Babilonia” di corso Italia a Genova.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, si tratta di due giovani originari del Marocco, un romeno e un ecuadoriano.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno permesso di raccogliere, nei confronti dei destinatari dei provvedimenti cautelari, gravi elementi di responsabilità e di ricostruire la dinamica delle presunte condotte criminose.
I quattro, di età compresa tra i 21 e i 35 anni, dopo avere trascorso la serata in discoteca, si erano offerti di accompagnare a casa l’amica ventenne, che risulta italiana.
Dalle indagini è quindi emerso che il gruppo, approfittando dello stato di ubriachezza in cui versava la giovane, dopo averla condotta in un’abitazione di uno di loro, anziché a casa sua, a turno l’avrebbero costretta a subìre plurimi atti sessuali.
Il coraggio della giovane donna nel raccontare quanto accaduto, le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza urbano e altri accertamenti, hanno quindi consentito agli investigatori della Squadra Mobile di dare un nome e un volto ai quattro.
Nei mesi successivi, le ulteriori risultanze investigative hanno permesso di delineare fondate responsabilità a carico degli stranieri.
La settimana scorsa due sono stati rinchiusi in carcere, mentre gli altri due sono stati sottoposti all’obbligo di dimora presso il Comune di residenza.
“E’ importante – hanno sottolineato dalla questura di Genova – riflettere sul fatto che gli autori di questa terribile violenza sono stati assicurati alla giustizia grazie al coraggio della vittima che, superando ogni remora, si è affidata ai poliziotti della Squadra Mobile appositamente formati per accogliere tali denunce”.