Ok ok, dicono dal fronte del Governo Meloni: “Ci sono stratificazioni di decenni che ci vuole tempo a smontare”.
Ma se un Ministro dell’Istruzione di destra stupisce con una decisione rivoluzionaria scegliendo Anna Paola Concia, nota attivista LGBT+ ed ex deputata del Pd (peraltro una bravissima persona), a dirigere il progetto “Educare alle relazioni” che in sostanza significa volere educare nelle scuole ai sentimenti, quelle stratificazioni aumenteranno ulteriormente invece di diminuire.
Cosa è in discussione? Ma è ovvio mi pare. La famiglia. La famiglia composta da un uomo e da una donna con dei figli.
Questa famiglia è oggi l’ultima istituzione che resiste al dilagante nichilismo. E andrebbe difesa dagli attacchi di una sinistra che alla società senza classi ha sostituito la società senza ca**i, quale preludio alla società senza sessi.
Invece che fa il Ministro dell’Istruzione? Apre le porte delle scuole all’indottrinamento ideologico di questa sinistra.
Adotto qui un semplice punto di vista liberale e se volete conservatore.
L’educazione dei figli spetta ai loro genitori. I figli hanno diritto a essere educati e i genitori hanno il dovere di farlo.
Lo Stato che invade questo territorio dà il colpo di grazia alla famiglia. Proprio quello che le odierne femministe di sinistra “neo gender” e la sinistra LGBTQ+ vogliono.
La Scuola si occupi dell’Istruzione e non è cosa da poco. Punto. Prof. Paolo Becchi