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La Spezia, la polizia arresta ladro seriale marocchino

La Spezia, la polizia arresta ladro seriale marocchino
La Questura della Spezia

Arrestato nel quartiere Umbertino un trentasettenne marocchino, ricercato in base a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia.

L’uomo deve scontare una pena di 4 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione per un cumulo di pene legate a reati contro il patrimonio, tra cui furti aggravati, ricettazione e possesso ingiustificato di strumenti da scasso, commessi tra il 2020 e il 2021.

Arresto e indagini

L’uomo, residente in città ma senza fissa dimora, era ricercato da due giorni dalla Squadra Mobile spezzina. Nel pomeriggio del 5 settembre 2024, gli agenti in borghese lo hanno individuato in via Milano. Una volta fermato, è stato portato in una casa abbandonata, dove aveva trascorso la notte, e che è stata perquisita.

Durante l’indagine, sono stati rinvenuti capi di abbigliamento e un apparato elettronico rubati la notte precedente da un’auto di turisti stranieri, parcheggiata in un’area sotterranea della stazione. La polizia sta collaborando con il Comando dei Carabinieri della Spezia per rintracciare i turisti e restituire la refurtiva.

Fenomeno dei furti su auto in sosta

Questo tipo di crimine, oltre a danneggiare i beni materiali, genera allarme sociale e un forte senso di insicurezza, soprattutto tra i turisti. Molti rientrano in città dopo aver visitato le località turistiche della riviera, trovando le proprie auto danneggiate e saccheggiate.

Procedura e conseguenze

L’uomo ha ammesso di essere l’autore dell’ultimo furto e per questo è stato denunciato per furto aggravato su auto in sosta. Dopo essere stato condotto in questura per l’identificazione, gli è stato notificato il provvedimento restrittivo e successivamente trasferito alla locale casa circondariale per scontare la pena.

È importante ricordare che, secondo gli articoli 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, e 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, l’uomo è presunto innocente fino a condanna definitiva.