“Il 2 luglio 2014 era in servizio di reperibilità nella fascia oraria compresa tra le 19 e le 24 ma si rifiutava di compiere un atto d’ufficio che doveva essere portato a termine senza ritardo per questioni di sanità”.
E’ quanto è emerso dall’inchiesta che ieri ha portato alla condanna di un medico oculista della Spezia che secondo i giudici aveva omesso di presentarsi in servizio al pronto soccorso e di sottoporre una paziente a una visita specialistica, invitandola soltanto a presentarsi la mattina successiva per il controllo e prescrivendo telefonicamente la terapia.
Il camice bianco è stato condannato a sei mesi di reclusione. Il suo avvocato ha annunciato appello.
La paziente aveva lamentato un’improvvisa riduzione del campo visivo e si era presentata al pronto soccorso. Successivamente, ha sostenuto di avere subìto seri danni a causa del “rifiuto” dell’oculista perché poi le sarebbe stato diagnostico un “ictus oculare”.