Questa mattina, alle ore 09.15, si svolgerà alla Spezia la cerimonia di svelamento delle “Pietre d’Inciampo”, organizzata dal Comune e dalla Questura della città. L’evento è stato presentato sabato 13 gennaio scorso presso il Palazzo Civico dal Sindaco Pierluigi Peracchini, insieme alle autorità locali. La cerimonia mira a commemorare i cittadini e i poliziotti deportati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Origine delle Pietre d’Inciampo
Le “Pietre d’Inciampo” sono piccoli monumenti nati da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, con l’obiettivo di diffondere la memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti in molte città europee. Con oltre 56.000 pietre posizionate in vari Paesi europei, esse costituiscono il più grande monumento diffuso sul territorio europeo, simboleggiando la lotta contro l’oblio.
Descrizione delle Pietre
Le pietre sono blocchi quadrati di pietra, dimensioni 10109 cm, rivestiti in ottone. Una targa di ottone posta sulla parte superiore riporta nome, anno di nascita, data e luogo di deportazione, e data di morte del deportato a cui la pietra è dedicata.
Commemorazione dei Poliziotti e dei civili
La cerimonia principale avrà luogo alle ore 9.15 in via XX Settembre, di fronte all’ex Questura, con lo svelamento di 4 Pietre d’Inciampo dedicate ai poliziotti Ludovico Vigilante, Nicola Amodio, Annibale Tonelli, e Domenico Tosetti. Questi poliziotti, in servizio alla Questura della Spezia, furono internati nel Lager di Mauthausen e persero la vita.
La cerimonia continuerà alle ore 10 in piazza Garibaldi e nel quartiere di Migliarina, con lo svelamento di altre 9 Pietre d’Inciampo dedicate alle vittime della deportazione, seguendo il progetto proposto dall’associazione ANED della Spezia. Il percorso comprenderà il ricordo di cittadini come Fernando Beconcini, Agostino Virdis, Giotto Peschiera, Vitruvio Ricciardi, Elvira Finzi, Dario Derchi, Righetti Umberto Alfonso, Alfredo Paganini e Amelia Giardini Paganini.
Coinvolgimento del Comune e dell’ANED
Il Comune della Spezia ha attivamente aderito al progetto, fornendo sostegno tecnico e logistico per la realizzazione e la diffusione delle Pietre d’Inciampo sul territorio, contribuendo così a costruire una memoria comune delle persecuzioni naziste.
Fondamentale è stato il supporto dell’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) e dell’ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato), particolarmente riferito ai poliziotti a cui sono intitolate le Pietre d’Inciampo.