Continuare a giocare a calcio nonostante il passo del tempo non è soltanto un esercizio cocciuto di chi non vuole arrendersi e continua a sentirsi ancora giovane.
Ma è anche e soprattutto la conseguenza della dedizione al lavoro e della passione per questo sport che ogni calciatore ha nelle vene. Il caso di Fabio Quagliarella, tuttavia, è senza dubbio uno dei più particolari, dato che l'attaccante della Sampdoria, squadra della quale è anche il capitano, è attualmente il capocannoniere della Serie A con 26 reti all'attivo.
L'attaccante di Castellammare di Stabia, che a gennaio ha compiuto 36 anni, è il classico esempio che le qualità nel calcio non si perdono, anzi migliorano col tempo. Già l'anno scorso protagonista della sua miglior stagione di sempre a livello realizzativo, con 19 reti messe a referto, il capitano blucerchiato ha vissuto quest'anno un'esplosione impensabile che lo sta proiettando verso la prima vittoria della sua carriera per quanto riguarda la classifica marcatori.
Il tutto sta avvenendo, tra l'altro, in una stagione nella quale il tanto acclamato Cristiano Ronaldo, arrivato d'estate dal Real Madrid alla Juventus, veniva visto come il vincitore più probabile della classifica marcatori secondo i grandi esperti in scommesse calcistiche.
Il portoghese, invece, è fermo adesso a quota 21 e a meno di miracoli non riuscirà dunque a poter insidiare il trono di Re Fabio, che nonostante non sia riuscito a trascinare la Sampdoria a un traguardo europeo, sta mettendo a segno una stagione indimenticabile nella quale non solo è in formissima dal punto di vista realizzativo ma si è anche dimostrato un leader assoluto dello spogliatoio, olte che un importante uomo assist.
Abilissimo nel tiro da fuori e nello smarcarsi nei pressi della porta avversaria, Quagliarella sente e vive il calcio come pochi giocatori oggi, e non c'è da stupirsi che Roberto Mancini lo abbia convocato in nazionale, con la cui maglia è andato recentemente in goal stabilendo così il record di marcatore più anziano in azzurro. Già anni fa nella rosa della squadra blucerchiata, l'attaccante campano sta vivendo una seconda tappa strepitosa in quel di Bogliasco, dove si allena ogni giorno, e sembra identificarsi come nessuno con la maglia della Samp. Ormai di casa a Genova, Quagliarella è l'idolo della curva blucerchiata, che ha trovato in lui qualcosa di più di un Cristiano Ronaldo, che accumula record in sequenza ma non sente la maglia come il numero 27 della Samp.
La grande stagione realizzata quest'anno è un premio alla carriera di un attaccante sottovalutato e mai sufficientemente premiato per quanto dimostrato in campo. Vittima di un brutto infortunio al crociato otto anni fa, Quagliarella si è ripreso alla grande per far capire a tutti che con la giusta convinzione e che con tanto sudore è possibile far fronte al passare degli anni e continuare ad andare in goal anche con una squadra non attrezzata per vincere. Il titolo di capocannoniere lo aspetta, e tutta la Genova blucerchiata lo festeggerà come se fosse un trofeo di squadra. Perché è il trofeo di un capitano vero.