Nei giorni scorsi, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati in materia di contraffazione nel centro storico genovese, militari del Nucleo Operativo Metropolitano Guardia di Finanza di Genova ed agenti della Polizia Locale – U.T.C Nucleo Polizia Commerciale, effettuavano un appostamento nelle adiacenze e nell’ingresso dell’edificio corrispondente al civico 1 di vico Primo dello Scalo a Genova dove, da precedente attività info-investigativa, si era a conoscenza dell’esistenza di magazzini/laboratori dediti alla produzione ed allo stoccaggio di merce contraffatta.
Durante la fase di appostamento, all’esterno dell’abitazione corrispondente all’interno 1 del predetto stabile, si udivano rumori riconducibili all’utilizzo di macchine da cucire.
Insospettiti da tale circostanza, gli operanti bussavano alla porta dell’appartamento che dopo qualche istante veniva aperta da un soggetto di presumibili origini extracomunitarie, già noto ai militari.
La persona non era in grado di esibire alcun documento circa la provenienza delle merci. Considerata quindi la palese flagranza di reato di cui agli artt. 473 (contraffazione, alterazione o uso di marchio segni distintivi ovvero brevetti, modelli o disegni) 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) e 648 c.p. (ricettazione), avendo fondato motivo di ritenere che all’interno dell’appartamento in parola si trovassero occultate cose o tracce pertinenti al reato, gli operanti vi accedevano e alla presenza del soggetto, procedevano ad una perquisizione d’iniziativa dell’immobile.
I beni rinvenuti venivano quantificati in complessivi 3.634 pezzi tra etichette, capi d’abbigliamento e accessori riportanti il marchio di famose case di moda contraffatto, 5 cinque macchine da cucire e 27 rocchetti di filo colorato utili al loro assemblaggio.
Tutta la merce è stata a sequestrata ex art. 354 c.p.p.., poiché costituente corpo del reato di cui agli artt. 473, 474 e 648 del Codice Penale.