L’Acquario di Genova ha aperto le porte a Croce Rossa Italiana di Genova per il progetto per la conservazione degli squali del Mediterraneo
L’Acquario di Genova ha aperto le porte a Croce Rossa Italiana Comitato Genova, progetto SOS bambino, Centro Antiviolenza Mascherona e Centro per non subire violenza per offrire una speciale esperienza alla scoperta degli squali nell’ambito del progetto di conservazione Life ELIFE a mamme con bambini e bambine, ragazzi e ragazze che hanno intrapreso con queste realtà percorsi di aiuto e di supporto alla genitorialità.
Accolti dallo staff dell’Acquario di Genova, i partecipanti hanno trascorso nella struttura, riservata a loro in maniera esclusiva, una serata durante la quale, attraverso prove di abilità e giochi collaborativi, hanno potuto apprendere che gli squali sono più prede che predatori, che circa la metà delle specie mediterranee sono a rischio e che è necessario salvaguardarli per proteggere gli ecosistemi marini.
Il progetto LIFE ELIFE ha l’obiettivo di migliorare la conservazione di alcune specie di elasmobranchi (squali e razze) nel Mar Mediterraneo, promuovendo da un lato la conoscenza di queste specie e dall’altro pratiche di conservazione nel contesto della pesca professionale, in alcuni porti italiani, greci e ciprioti, e nelle aree marine protette di Tavolara e delle isole Pelagie attraverso una corretta informazione su queste specie e l’applicazione di strumenti alternativi di pesca, che consentano di limitare le catture accidentali e aumentare la sopravvivenza degli squali pescati.
Il progetto, della durata complessiva di 5 anni, coinvolge dieci partner in Italia, Grecia e Cipro: la Stazione Zoologica Anton Dohrn, coordinatore del progetto, l’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie (Lampedusa e Linosa) e quella di Tavolara-Punta Coda Cavallo (Sardegna), Costa Edutainment, con particolare riferimento agli Acquari di Genova e Cattolica, il Consorzio Mediterraneo, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Legambiente Onlus, il Marine & Environmental Research (MER) Lab, Algowatt e l’Università degli Studi di Padova.