Genova – Nella chiesa di Santa Fede a Marassi si è svolta una toccante cerimonia per rendere omaggio all’indimenticabile campione Davis Yawe.
I musicisti del Teatro Carlo Felice hanno accompagnato la cerimonia con le melodie degli archi, eseguite magistralmente sulle note di “Three Little Birds” di Bob Marley, gli amici di una vita, i compagni di palestra, e il figlio Michael hanno portato sulla spalla la bara del campione italo-ugandese deceduto il 9 gennaio scorso all’età di 61 anni.
Le navate della chiesa di Santa Fede a Marassi hanno accolto una folla commossa, composta da ex pugili, giornalisti sportivi e personalità dello spettacolo, tutti riuniti per un ultimo addio a Davis Yawe.
L’uomo, originario dell’Uganda e naturalizzato italiano, aveva conquistato i titoli italiani ed europei dei mediomassimi durante la sua carriera.
Il parroco, don Stefano Vassallo, ha salutato Davis Yawe dal pulpito, esortando la comunità a trasformare le sue buone azioni in semi da far germogliare.
“Fate crescere il bene che lui ha fatto, portatelo con voi”, ha dichiarato il parroco, celebrando la generosità e il coraggio del defunto.
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi volti noti, tra cui lo staff della Celano Boxe, il maestro Marco Nocentini dell’Ardita e il presentatore Roberto Rubba.
Emozionati, Rubba e Nocentini hanno ricordato Davis come un uomo buono, una persona perbene che ha trasmesso i suoi valori a molte giovani menti nel corso degli anni.
Durante la commemorazione, i musicisti del Teatro Carlo Felice hanno eseguito un repertorio classico, includendo brani di Hayden, Bach e Handel.
Tuttavia, al momento della partenza, le porte della chiesa si sono aperte sulle allegre note di Bob Marley, omaggio richiesto dalla famiglia di Davis in ricordo delle sue preferenze musicali.
Al termine della cerimonia, il personale di A.Se.F. del Comune di Genova, incaricato delle esequie, ha trasportato la salma al cimitero di Staglieno per la cremazione.
Le ceneri di Davis Yawe riposeranno nel capoluogo ligure accanto ai suoi cari, lasciando un indelebile ricordo nella comunità di Genova.