“Molti che si muovono per stare fermi perché il tempo è galantuomo, altri che si pongono in attesa ma sotto sotto si attivano per non rimanere fuori dai giochi. Poi ci sono quelli che parlano perché abilmente vogliono scatenare una reazione o quelli che schizofrenicamente comunicano esprimendo concetti antitetici perché dopotutto è meglio dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma questi pattinaggi artistici dovrebbero tenere conto della inequivocabile linea elettorale tratteggiata il 4 marzo. Una linea netta che non ammette sgarri almeno di non scontentare chi ha manifestato un certo sentiment: 5 stelle e Lega”.
Lo ha dichiarato oggi su Fb Anna Pettene, appassionata di politica e consorte del presidente di Erg ed ex presidente della Samp Edoardo Garrone.
“Quindi – ha aggiunto Pettene – le geometrie non possono trasformarsi in espressioni artistiche creative e sperimentazioni fantascientifiche. A meno di non vanificare l’esito elettorale e di porre esizialmente nel nulla il voto di protesta, di disperazione di estrazione populista.
Gli elettori sono stati molto chiari. Forse sono gli unici duri e puri in questo scenario che invece apre a liaisons, a flirt, a scappatelle, a fuitine, a sveltine pur di accelerare i tempi o a preliminari eccessivamente lunghi per amplificare il piacere.
La responsabilità, sostengono i nostri leader, è quella di assicurare un governo che faccia delle ‘cosine’ tra le quali, cosina non da poco, una legge elettorale che assicuri una maggioranza…e speriamo che non sia un cagatellum.
Intanto c’è il nostro silenzioso premier Gentiloni ad assicurare un po’ di equilibrio…e per fortuna che Paolo c’è…(non avrei mai pensato di poter dire certe cose ma nella vita per fortuna si cambia anche quando per saggezza e lungimiranza si sceglie di non saltare sempre e solo sul carro del vincitore…che spesso rischia di non esserci o di essere una meteora) perché in Italia le cose provvisorie funzionano meglio e a volte più a lungo di quelle che dovrebbero essere definitive.
Ma c’è anche Matteo Renzi là arroccato sul suo eremo che qualcosa starà pure inventandosi perché nessuno crede al suo immobilismo dato che è sufficiente dinamico, ambizioso, cinico e vendicativo per sua stessa ammissione.
Quindi occhio e attenzione che qualcosa potrebbe ancora nascere e germogliare. Magari (e auspicabilmente ) una zona moderata con una bella caratterizzazione umana, sociale, sensibile ai diritti civili e alle disuguaglianze che in questo quadro manca del tutto e rende molte persone orfane di una certa visione e sensibilità”.