Venerdì scorso mentre venivano discusse le restrizioni anti Covid per gli italiani durante il periodo di Natale e di Capodanno, sono stati anche “rimodulati” i “delicati meccanismi” dell’accoglienza e dell’integrazione, demolendo i decreti Sicurezza di Salvini e ribaltando il lavoro fatto dalla precedente coalizione di Governo (Lega-M5S).
Lo ha sottolineato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, dopo l’approvazione definitiva del nuovo decreto legge al Senato.
«Il voto definitivo del Senato sulla conversione in legge del decreto immigrazione – ha dichiarato la ministra Lamorgese – conferma la solidità e l’equilibrio dell’impianto del testo concordato al Viminale dalle forze di maggioranza la scorsa estate.
A quel tavolo, intorno al quale si sono riuniti per alcune settimane di proficuo lavoro i rappresentanti dei partiti della coalizione di Governo, sono state gettate le basi dell’accordo politico, tramutato poi nel testo del decreto legge curato e perfezionato dall’ufficio legislativo del Viminale che è stato approvato dal Consiglio dei ministri e, infine, sostanzialmente confermato nel corso del passaggio in Parlamento.
La nuova legge sull’immigrazione ha accolto le indicazioni sui precedenti decreti formulate a suo tempo dalla Presidenza della Repubblica e ha tenuto conto delle recenti sentenze della Corte costituzionale.
Il provvedimento rimodula i delicati meccanismi dell’accoglienza e dell’integrazione, coniugando le garanzie per i richiedenti asilo e gli immigrati anche con un maggiore rigore contro i reati di devastazione nei centri di permanenza per i rimpatri. Il tutto con un’attenzione doverosa rivolta al rispetto degli obblighi internazionali assunti dal nostro Paese».