Lanciato il satellite Euclid, studierà la materia e l’energia oscura. Determinante il contributo italiano attraverso ASI, INAIF, INFN e molte università.
Il satellite Euclid, quando arriverà nello spazio studierà la materia e l’energia oscura, poi la misurazione degli spettri di milioni di galassie. Questa missione è un progetto di grande rilevanza scientifica a livello internazionale, l’Italia ha un ruolo significativo. «L’Italia è uno dei maggiori partecipanti. – Spiega Marco Tavani, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). – Cioè un quarto degli sforzi necessari per realizzare, far funzionare il satellite e sfruttare i risultati scientifici della missione, dipendono dal nostro Paese».
La missione prende il nome dal matematico e filosofo greco Euclide di Alessandria, che visse intorno al 300 a.C.: “Gli Elementi”, il suo lavoro più noto, rappresenta una delle più influenti opere di tutta la storia della matematica e contiene quelli che erano all’epoca i fondamenti dell’aritmetica e della geometria. Poiché, secondo la teoria della Relatività Generale di Einstein la geometria dell’Universo è legata al suo contenuto di materia-energia, la missione è stata chiamata in suo onore.
Questo studio combinato, tra vari enti, porrà vincoli sull’equazione che descrive le proprietà dell’energia oscura. Si potrà capire se questa energia evolva con l’espansione cosmica, e sarà sempre legata alla teoria della relatività generale di Einstein.
Il programma scientifico dell’Esa, è uno dei più ambiziosi nel quale l’Agenzia spaziale italiana (Asi), l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), giocano il ruolo da protagonisti.
Come è composto il satellite Euclid e quali sono gli scopi scientifici.
Il satellite Euclid ospita un telescopio a specchio di 1,2 metri di diametro e due strumenti scientifici, il Vis (Visible Instrument) e il Nisp (Near Infrared Spectrometer Photometer). Questi strumenti avranno l’obiettivo principale di osservare il cielo extragalattico, con lo scopo di ottenere immagini con altissima risoluzione e misurare gli spettri di milioni di galassie.
Lo scopo scientifico di Euclid è comprendere dettagliatamente la natura della materia oscura e dell’energia oscura, uno dei temi di maggiore interesse nell’astrofisica moderna. Queste due componenti, misteriose e invisibili, costituiscono il 95% della composizione dell’universo.
La missione raggiungerà questo obiettivo attraverso l’osservazione e lo studio di due fenomeni cosmologici diversi e indipendenti. Il lensing gravitazionale debole, cioè l’apparente distorsione dell’immagine delle galassie, dovuta alla distribuzione non omogenea della materia oscura lungo la linea di vista, le oscillazioni acustiche della materia visibile (detta barionica) e il clustering delle galassie.
Euclid, è stato lanciato dalla piattaforma numero 40 della base di Cape Canaveral Space Force Station con un vettore Falcon 9. Il satellite che ha una massa di circa 2100 chilogrammi, sarà posizionato, nelle prossime settimane, in orbita attorno al punto lagrangiano L2. Questo è uno dei punti di equilibrio gravitazionale del sistema Sole-Terra, a 1,5 milioni di km dal nostro pianeta. ABov