Lara Ghiglione, presenta il suo libro “Corrotti. Dentro gli affari criminali di élite e mafie”, sabato 20 novembre, alle ore 17 in sala Bo al primo piano di Palazzo Fascie a Sestri Levante.
Alla presentazione dialogano con l’autrice Ghiglione, Francesco Cozzi, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova, ed Elisabetta Vidali, Presidente Sezione Penale della Corte d’Appello di Genova.
L’incontro si inserisce nella serie di iniziative organizzate dal Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel – il Museo Archeologico e della Città e il Sistema Bibliotecario Urbano. Collabora Associazione A.Bi.Ci. in occasione della giornata contro la violenza sulle donne che cade il 25 novembre di ogni anno. Quest’anno, il comune di Sestri Levante dedica un mese alle autrici, presentando esempi positivi di donne che sono riuscite a realizzare i loro obiettivi e che danno voce alle donne che ancora non ci sono riuscite.
Autrici che trasmettono l’idea di donne intelligenti, forti, sensibili, di successo. Donne che sono riuscite e stanno riuscendo a realizzare i propri sogni e le proprie aspettative. Si tratta di una visione un po’ particolare per ricordare la giornata contro la violenza sulle donne, per ricordare che essere donne che seguono le proprie aspirazioni si può e si deve, per il bene di sé stesse, di tutte le donne e anche di tutta la società.
Dichiara Valentina Ghio, sindaca di Sestri Levante.
«Il tema dell’etica e della prevenzione delle infiltrazioni deve essere tema su cui gli enti pubblici mantengano costante attenzione. Questo per contrastare lo sviluppo della corruzione, che ha tristemente segnato la storia politica del nostro Paese.
La lucida analisi di Lara Ghiglione ci permette di immergerci in uno degli aspetti più oscuri della storia del nostro Paese. Ci permette però al tempo stesso di conoscere meglio il nostro passato. Apprendere dagli errori commessi, fornendoci gli strumenti affinché simili episodi non si ripetano». Il saggio Corrotti. Dentro gli affari criminali di élite e mafie analizza il fenomeno della corruzione nel nostro Paese, attraverso due diverse chiavi di lettura: quella più prettamente economica e giuridica e quella sociologica/criminologica.
Lo fa descrivendo i più eclatanti e peculiari fatti di cronaca che sono ormai entrati a far parte della storia del Paese. Tra cui Mani pulite, Mose, Expo, Mafia Capitale, per provare ad individuare modus operandi comuni e regole di un sistema ormai consolidato nel quale, spesso, le mafie rivestono un ruolo centrale.
La seconda parte è invece orientata a capire se esistono e quali sono i tratti di personalità comuni tra chi decide di mettere a repentaglio la propria vita professionale e personale. Il proprio riconoscimento sociale, per commettere questa tipologia di reato.
Nelle conclusioni l’autrice prova ad individuare alcune azioni che sarebbe opportuno compiere per cercare di prevenire un reato. Ancora oggi, spesso, non suscita l’adeguata indignazione nell’opinione pubblica e una efficace risposta da parte delle istituzioni. Nonostante i gravi effetti che esso può determinare nell’economia sana e nella vita dei cittadini.