Le poesie di Laura Paita (1960-2019) interpretate da alcuni amici che portano vivo nel cuore il suono delle sue parole e il suo sguardo limpido
Hanno scelto di ricordare la poetessa alla La stanza della poesia nella settimana del suo compleanno quattro attori professionisti: Bettina Banchini, Carlo Marenco, Letizia Merello, Julia Ivaldi. Regia di Carlo Marenco.
Accompagna le letture la chitarra di Roberto Marzano proponendo alcune poesie musicate inedite a tema.
Si potrà assistere alla proiezione di un video che presenta 150 ritratti di Paita della fotografa Loredana Ginocchio- Studio Immagine – Genova
I ritratti rientrano nel Progetto Endoku Yaku ( Trasformare il veleno in medicina) in cui Paita si classificò prima, nella sezione poesia, al “Premio Letterario Federica: le parole della vita”, indetto da A.I.O.M. (Associazione Italiana Oncologia Medica) il 21 maggio 2016.
Presentazione Reading “L’ aura” a cura di Carlo Marenco
“(La poesia) rappresenta un atto di consapevolezza, che si trasmette
empaticamente, un atto “rivoluzionario” , un ‘espressione di libertà.
Quando si tocca quella dimensione e si perde la paura di condividere l’essenza
della propria umanità le parole si fanno poesia.
(Scrivo Poesia per) un’urgenza interiore, la gratitudine per essere viva, sia pure in mezzo a problemi e difficoltà, ed il desiderio di contagiare il mondo!”
Laura Paita
Queste sue parole, tratte da una intervista, confermano il ricordo che ho di lei la prima volta che la vidi durante un reading: vitale e coinvolgente, “sul pezzo”.
Dopo quel giorno molte cose sono cambiate, ma l’immagine che Laura lasciava di sé è sempre stata luminosa ed incoraggiante.
In nome di questo messaggio positivo che, com’era nei suoi desideri, ha contagiato chiunque le sia passato accanto, sono ben felice di rispondere alla chiamata di Laura Campagnoli per dar voce alle sue parole.
Bettina Banchini, Io, Julia Ivaldi e Letizia Merello non ricreeremo il mondo di Laura, non possiamo, ma vi mostreremo quello che le sue parole hanno prodotto in noi.
Lo faremo in modo semplice, lontani da qualsiasi celebrazione, portando le sensibilità di quattro generazioni e di diversi sessi.
È la cosa migliore che possiamo fare.
Carlo M. Marenco
Ci siamo salutate su un palco e mai più riviste.
Sei ancora lì.
E qui, ancora,nelle voci che ti leggeranno.
Bettina Banchini
Non ho mai incontrato Laura, se non nei versi delle sue poesie e nelle parole di chi le vuole bene, e ho sentito una grande coerenza fra queste due dimensioni. È bello trovarsi in mezzo a questo abbraccio e cercare di propagarlo.
Letizia Merello
Quando circa cinque anni fa, ebbi l’occasione di incontrare Laura Paita nel gruppo Mimesis è stato per me un vero piacere conoscerla ed apprezzare il suo talento poetico e la sua ironia, nonostante avesse già gravi problemi di salute li accettavacon forza e rassegnazione.
Ci siamo frequentate per un breve periodo ma non l’ho più dimenticata.
E per te Laura il mio ricordo sempre !!! Julia Ivaldi
Eri la carta di una caramella che frusciava nel buio, la scintilla di una pietra focaiatra ramoscelli frementi in attesa, che altro non volevano che farsi incendiare…
Roberto Marzano
Il percorso poetico di Laura Paita pone in rilievo la mediazione, la pace e la libertà di pensiero .
La vita stessa come opportunità per riconoscersi come medium sociale posto tra il dono e l’offerta. Il corpo è filtro, la mente il contenitore di percezioni a livello profondo.
Paita accoglie ogni frammento del contesto percepito per ricomporre un mosaico nella sfera spirituale. Le tessere di maggior prestigio sono le esperienze dolorose.
In quello spazio privilegiato, si abbandonano icone e tabù si ritrova coraggio, autoironia e stupore. La mente nomade è libera di attraversare scalza i territori inesplorati.
L’eredità che abbiamo ricevuto da Paita la vogliamo condividere attraverso questo evento, come momento di partecipazione sociale in suo omaggio.