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Lavagna, 100mila pesci dell’acquacoltura in mare aperto

Guardia Costiera | Fermo pesca: operative procedure in favore delle imprese

Lavagna, 100mila pesci dell’acquacoltura in mare aperto, dopo la tempesta dei giorni scorsi. Pescatori scatenati! La società Aqua, che gestisce il centro di acquacoltura di Lavagna, sta subendo un grosso danno dopo la mareggiata. Circa 100 mila tra orate e branzini sono fuoriusciti dalle cinque grandi vasche di allevamento installate nello specchio d’acqua davanti alla cittadina di Lavagna.

Le vasche, come succede abitualmente, prevedendo la mareggiata erano state immerse sul fondale per ridurre i rischi di rottura delle reti che contengono il pesce. Purtroppo, con la tempesta un enorme quantità di pesci è finita in mare aperto ed è stata subito preda di pescatori professionisti di Lavagna e Sestri Levante che hanno  pescato nei giorni dopo la tragedia una trentina di quintali di orate e branzini con reti da posta.

Anche i pescatori dilettanti sempre appollaiati sulle scogliere ed sui moli della rada sestrese approfittando di questa occasione innaturale, hanno fatto una pesca più che abbondante. Il personale della Locamare Sestri Levante Guardia costiera ha intensificati i controlli per verificare le quantità di prede pescate e soprattutto impedire che i dilettanti vendano pesce pescato approfittando delle disgrazie altrui ai ristoranti e alberghi. ABov