Cgil Liguria denuncia la crisi occupazionale
La Liguria registra un calo significativo dei contratti di lavoro dipendente nel settore privato nel terzo trimestre del 2024. Secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro (Inps), le assunzioni sono scese a 45.714, contro le 48.454dello stesso periodo del 2023, segnando una perdita di 2.740 contratti (-5,7%).
Il commento di Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria
Maurizio Calà, segretario generale della Cgil Liguria, sottolinea l’urgenza di analizzare le cause di questa contrazione occupazionale:
“Bisogna interrogarsi su cosa stia determinando il calo del lavoro dipendente in Liguria e monitorare l’evoluzione dei singoli settori produttivi. Guerre, crisi economiche internazionali e nuovi sovranismi continueranno a pesare sull’economia italiana.”
Calà evidenzia inoltre un dato preoccupante: 9 dipendenti su 10 nel settore privato ligure hanno contratti precari, come quelli stagionali, intermittenti o somministrati. Queste forme contrattuali non garantiscono la stabilità economica, la progettualità per il futuro e la piena realizzazione personale.
Dati Inps: il lavoro precario in aumento
Secondo le analisi condotte da Marco De Silva, responsabile dell’Ufficio Economico della Cgil Genova e Liguria, i primi nove mesi del 2024 hanno visto un calo complessivo di 3.438 assunzioni (-2%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, alcune tipologie di contratti precari risultano in aumento:
- Contratti stagionali: +2,1%
- Contratti di somministrazione: +0,7%
- Contratti intermittenti: +4,8%
L’appello della Cgil
La Cgil Liguria chiede interventi strutturali per contrastare la precarietà e promuovere forme di lavoro stabile che possano garantire una crescita economica sostenibile e una maggiore sicurezza per i lavoratori.
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