Crisi e disoccupazione. Lavoro prima agli italiani? Manco per idea. Nei giorni scorsi i giudici del Tribunale di Torino hanno dichiarato discriminatorio il bando pubblicato da Aster nell’ottobre 2017 in cui veniva sostanzialmente esclusa la candidatura dei cittadini extracomunitari nella graduatoria per apprendisti operai addetti alla manutenzione del verde pubblico.
La società partecipata dal Comune di Genova ora dovrà pagare le spese legali e riaprire i termini per le domande ammettendo alla selezione tutti gli stranieri in possesso di permesso di soggiorno.
L’esito del processo è stato riferito oggi dall’associazione studi giuridici sull’immigrazione che subito dopo la pubblicazione del bando aveva inviato ad Aster una segnalazione sulla sua illegittimità.
Tuttavia, Aster aveva coraggiosamente proseguito per la sua strada per cui l’Asgi ha presentato ricorso al Tribunale di Torino, competente per territorio, che lo ha accolto.
I giudici hanno specificato che le società a partecipazione pubblica non rientrano nella pubblica amministrazione e pertanto le assunzioni alle loro dipendenze non sono soggette ai limiti del testo unico sul pubblico impiego.
Per quanto riguarda i requisiti di assunzione, i giudici hanno richiamato il principio “paritario” indipendentemente dal fatto che l’assunzione avvenga poi per concorso pubblico.
Lavoro prima agli italiani? Niet dei giudici, 10 operai non saranno più assunti da Aster