“Siamo lì per denazificare il Paese e riportare la libertà. Nessuno ha in programma di occupare l’Ucraina. La Russia libererà l’Ucraina dal nazismo e garantirà la sua demilitarizzazione”.
E’ la sintesi di quanto dichiarato stamane in conferenza stampa dal ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov, il quale ha ribadito che la Russia non riconosce l’attuale leadership ucraina come democratica e che il presidente Wolodymyr Zelensky sta mentendo quando dice di voler discutere dello status neutrale del Paese.
“L’Occidente ha chiuso gli occhi” davanti ai “crimini di guerra” commessi dalle forze di Kiev e “ha negato il genocidio da loro compiuto nelle due autoproclamate Repubbliche di Luhansk e Donetsk” nell’est dell’Ucraina.
Inoltre “gli accordi di Minsk non sono stati rispettati”.
“I Paesi occidentali – ha in sostanza aggiunto Lavrov – hanno chiuso gli occhi davanti ai crimini di guerra contro la popolazione civile, agli omicidi di donne, bambini, anziani, alla distruzione delle infrastrutture civili e hanno incoraggiato in silenzio il rapido emergere del neonazismo e della russofobia in Ucraina, che alla fine ha fatto precipitare il Paese nel suo attuale stato tragico”.
Sergei Lavrov ha poi criticato l’Occidente per aver “negato all’unanimità” che un “genocidio” fosse in corso in Ucraina per mano delle forze di Kiev nelle due regioni separatiste del Donbass, riconosciute da Mosca lunedì scorso.
Anche i responsabili dell’associazione ‘Russia-Liguria’, che rappresenta tutti i residenti liguri (circa 3.000) di lingua russa, l’altro giorno hanno ricordato il genocidio compiuto dagli ucraini nel Donbass, pur dichiarandosi “contro la guerra”.
“Il 1° maggio 2014 – hanno spiegato – i popoli delle regioni di Lugansk e Donetsk, con un referendum, hanno deciso di diventare repubbliche popolari.
Da quel momento è esplosa la guerra civile, ma di questo non sta parlando quasi nessuno perché riceviamo un’informazione filtrata dal Governo di Kiev, da quelli Occidentali e dalla Nato.
Nessuno dice che gli ucraini uccidono i nostri bambini. A Donetsk esiste il ‘viale degli angeli’ dedicato ai 101 bambini uccisi dagli ucraini”.