Una simpatia fuori dal comune. E gambe che lavorano come gru per ricevere e smistare palloni. O lanciarsi a perdifiato per il campo per accorciare o attaccare gli spazi. L’inizio con il Genoa di Caldara Romulo, su cui in estate e/o in passato si era concentrato l’interesse di Lazio e Roma, prima dell’affondo del presidente Preziosi e degli uomini mercato rossoblù, ha messo subito in chiaro il valore. Una luce accesa nel centrocampo di una squadra che sta crescendo di settimana in settimana. Come i punti in classifica. “Genova è una città stupenda, sto apprezzando il modo in cui i genovesi stanno reagendo alla tragedia del Ponte Morandi” ha raccontato nei giorni scorsi il brasiliano naturalizzato italiano al Messaggero.
Le antenne sono già dritte, con l’avvicinarsi del clima partita, per captare le difficoltà e i rischi del match con la Lazio. “Mister Inzaghi pratica un bel gioco, con tanto pressing e velocità nella circolazione della palla. Immobile poi è uno degli attaccanti più forti in Europa. Dovremo fare una partita vicina alla perfezione, sbagliando il meno possibile e cercando di rifornire l’attacco per sfruttare la vena di Piatek. Il nostro avvio è stato positivo. Abbiamo pagato il black-out con il Sassuolo, potevamo raccogliere anche lì. Siamo una squadra che ha la capacità di lottare, talenti che danno qualità insieme a elementi esperti, come Criscito e Pandev, in grado di supportare i compagni con la loro personalità”.