Per poco non ci ha rimesso pure le mutande. Riccardo Saponara è stato inghiottito nell’abbraccio di una curva intera, quella che i tifosi della Sampdoria hanno conquistato allo stadio “Olimpico”. Lì, dopo il gol del 2-2, il trequartista blucerchiato ha sentito l’affetto, caldissimo, dei sampdoriani e dei compagni. Un’emozione che non si può scordare mai. «È la gioia più grande da quando sono qua – dice con gli occhi pieni di felicità il numero 5 -. Ho visto che Kownacki saliva su, ci ho creduto, ma non credevo entrasse». E invece, fortuna nostra, quella palla è entrata.
Maglia. «Non mi era mai successo ma è stato naturale togliermi la maglia. Ne è valsa la pena – commenta -. Nel secondo tempo ci siamo abbassati un po’ troppo, ma non abbiamo mai mollato. Perdere sarebbe stato un peccato, e se giochiamo come sappiamo non partiamo mai battuti. Mai».