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Le Anteas di Savona e Albenga in gita ad Imperia e Ventimiglia

Per visitare Villa Grok ed i Giardini Hanbury

Il gruppo a Villa Grock (foto RPL)

SAVONA – E’ stata un vero successo la gita organizzata ieri da Anteas Savona con meta due dei più bei siti della nostra regione: Villa Grock ad Imperia ed i Giardini Botanici Hanbury a Ventimiglia.

Sessanta i soci del sodalizio che hanno preso parte alle due visite: dapprima la visita alla Villa realizzata dal giocoliere, musicista, inventore e famosissimo clown Grock.

Costruita negli anni Venti in un luogo panoramico presenta cimeli, documenti ed oggetti appartenuti all’artista. Progettata da lui stesso, su tre piani con un parco straordinario, con l’aiuto del geometra Armando Brignole realizzò soluzioni innovative e bizzarre con l’utilizzo dell’allora innovativo calcestruzzo armato preparato dall’impresa Porcheddu.

Oggi la Villa, che ospita laboratori, convegni, concerti, eventi ed iniziative culturali e divulgative è di proprietà del Comune di Imperia. Il giardino è aperto al pubblico: il parco presenta invenzioni stilistiche e decorative ricche di simbolismi esoterici, filosofici e circensi ed esoterici. I Giardini Hanbury di Latte, frazione di Ventimiglia, sono un vero e proprio Paradiso e sono inclusi nel ristretto elenco dei Giardini più belli d’Italia e considerati uno dei più belli del mondo. Attualmente sono di proprietà dell’Università di Genova ed ospitano aule e laboratori, la biblioteca, eventi, concerti e manifestazioni culturali e divulgative. La visita ha richiesto circa un’ora e mezza, ma ne è valsa la pena.

Sono visibili ben 3500 differenti tipi di piante sparse su una superficie di 18 ettari di cui però attualmente ne sono fruibili solo 15. I Giardini Hanbury stanno vivendo un periodo di grande attività grazie alla realizzazione l’attuazione di numerosissimi progetti che progressivamente stanno portando il complesso allo splendore architettonico e paesistico posseduto nell’Ottocento quando Thomas Hanbury, innamoratosi del sito, lo acquistò dalla famiglia Orengo ed iniziò la realizzazione di questo luogo incantevole che ha anche una valenza scientifica di livello internazionale.

La ANTEAS savonese è sempre attiva nel proporre iniziative a favore del sociale. Da 27 anni inoltre rappresenta una delle maggiori realtà nel mondo del volontariato della Provincia di Savona con le sue centinaia di soci aderenti e le molteplici proposte a favore dei cittadini.

A livello nazionale l’Associazione Nazionale Tutte le Età attive per la Solidarietà era nata nell’aprile del 1996, ma a Savona venne fondata l’anno successivo. “Cerchiamo- ci ha spiegato il presidente provinciale dell’ Anteas di Savona Giancarlo Debernardi– non solo di organizzare eventi ludici e gite, ma soprattutto di svolgere servizi a favore dei cittadini. Abbiamo sede nella Casa delle Associazioni in via San Lorenzo ed i nostri soci provengono da tutta la Provincia. ANTEAS oggi è presente su tutto il territorio nazionale con circa cinquecento associazioni di volontariato e di promozione sociale con circa 80 mila soci.

Promossa originariamente dagli anziani e a questi prevalentemente rivolta, l’associazione ha ampliato negli anni il proprio pubblico di riferimento e oggi si rivolge a tutti coloro che condividono l’impegno della solidarietà civile e sociale, favorendo l’instaurarsi di relazioni autentiche fra le persone, promuovendo esperienze di cittadinanza attiva e combattendo le solitudini involontarie”.

A Savona e provincia gli aderenti all’associazione sono alcune centinaia ed operano in svariati ambiti del sociale e del volontariato. “Da anni – conclude Debernardi- Anteas si occupa di assistenza, accompagnamento e trasporto per soci più fragili, Pet therapy nelle case di riposo, in presenza e da remoto, laboratori creativi per tutte le età, laboratori sperimentali di teatro e cinema, corsi, convegni, incontri, mostre, dibattiti sulle tematiche di attualità, attività sociali e ricreative, gite culturali e soggiorni, balli di gruppo, ginnastica dolce, Memory Training e altre attività legate ai progetti sull’invecchiamento attivo.

Il nostro fiore all’ occhiello però resta il progetto di avvicinamento tra le generazioni che viene attuato attraverso il gioco degli scacchi”.

Claudio Almanzi