Stankovic plaude ai suoi nonostante il pari non serva a molto alla Samp alla ricerca della salvezza.
“Abbiamo preparato la gara in un modo, ma ogni domenica abbiamo una sorpresa. L’approccio alla gara non è stato tra i migliori da gennaio in poi. Usciamo da una settimana molto dura a livello mentale e tosta. Insieme al mio staff pensavamo che la paura ce la portassimo anche a Lecce e così è stato. Ma nelle gare ci sono i secondi tempi che, con qualche energia nuova, ci ha fatto pareggiare questa partita”. Poi sul cerchio con la squadra al termine della partita: “Lo facciamo spesso, per parlare e confrontarci. Non posso dire che siamo fratelli, ma amici. Condividiamo le nostre sensazioni e si capisce tanto così. Non è semplice, ma loro lottano tanto, anche con se stessi. Quel cerchio era per capire le loro sensazioni, non mi sono neanche accorto che fossimo in campo. Non è facile, lo so. Non è facile ogni domenica, quando senti dire che è l’ultima opportunità. Noi dobbiamo restare sempre in piedi e lottare fino alla fine. Sabiri? Dobbiamo portarlo al giusto livello fisico e mentale, non c’è nessun problema con lui”. Poi l’elogio a Jesé: “Jese è un ragazzo serio che ha accettato di giocare con noi, nonostante qualche acciacco non si è mai tirato indietro e questo gol è il giusto premio per lui e per il gruppo”. Infine sulla sostituzione di Gabbiadini: “Volevo giocare con due punte vicine. Manu è uscito contento, perché aveva speso davvero tanto, mi ha anche abbracciato forte dandomi una pacca forte sulla spalla, me la poteva spaccare”.