“Non si capisce perché una volta fatto il quinto lotto non si debba proseguire per completare l’opera del Terzo Valico. I soldi del sesto lotto ci sono. I benefici di questa fondamentale e necessaria infrastruttura per Genova, la Liguria e il Paese, senz’altro superano di gran lunga i costi. Come previsto, tra l’altro, dal contratto di Governo. Non è plausibile dimostrare il contrario. Anche perché se ne è discusso per anni a tutti i livelli, incluso Comune, Città Metropolitana e Regione che hanno già dato il via libera. Pertanto, ora non può essere bloccata e deve andare avanti”.
Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega) che stamane in via Fieschi, insieme agli altri capigruppo regionali e al presidente del Consiglio Alessandro Piana, ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori del Terzo Valico.
La conferenza dei capigruppo non ha trovato un’intesa su un ordine del giorno unitario per chiedere al Governo “lo sblocco dei finanziamenti e di anticipare al 2018 il finanziamento già deliberato dal Cipe per il 6° lotto” perché il gruppo del M5S si è rifiutato di firmarlo. Senza unanimità, l’assemblea non ha potuto votare il documento che sarà riproposto nella prossima seduta del Consiglio regionale.
“Durante l’incontro con i sindacati – ha aggiunto Senarega – ho ribadito la posizione della Lega che da sempre si è dichiarata a favore di questa importante opera tenendo in giusta considerazione la salvaguardia dei lavoratori coinvolti. Per quanto riguarda la Gronda di Genova è lo stesso. Si tratta di un’altra opera necessaria che deve essere realizzata e non può essere bloccata”.
Il Pd ha attaccato il M5S: “Per l’ennesima volta il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle si è schierato contro gli interessi dei liguri e dei lavoratori. Oggi l’atteggiamento di totale chiusura dei grillini ha tenuto ferma, per oltre due ore, l’audizione con gli edili del Terzo Valico. L’atteggiamento dei grillini è stato ancora una volta vergognoso e fa il pari con l’assurda valutazione costi-benefici avviata dal ministro Toninelli, che sta bloccando i lavori. Il M5S volta le spalle alla sofferenza di 2000 lavoratori”.
E il M5S ha replicato: “E’ prioritario tutelare sia l’occupazione sia la salute dei cittadini. Qualsiasi visione politica va sempre accompagnata da misure e tutele che garantiscano la continuità occupazione dei lavoratori. Rispediamo, pertanto, al mittente le irresponsabili accuse del Partito Democratico, che con le sue scelte prive invece di visione e lungimiranza ha consegnato di fatto il nostro territorio nelle mani di grandi gruppi privati senza scrupoli, interessati esclusivamente al profitto e responsabili di immani tragedie a Genova. Confidiamo nel lavoro serio e di impegno dei ministri del cambiamento”.
“I Cinque Stelle preferiscono trasformare l’Italia in un Paese di disoccupati e assistiti – ha aggiunto Lilli Lauro, presidente in Regione del Gruppo Toti Liguria – non a caso ritengono più importante far passare il reddito di cittadinanza, che non restituirà risorse e, soprattutto, dignità ai disoccupati. Un modo per buttare soldi senza pensare all’occupazione. Con la contrarietà al Terzo Valico i Cinque Stelle arrivano al paradosso di mettere in discussione contemporaneamente oltre 2.000 posti di lavoro e un’opera strategica e vitale non solo per Genova e la Liguria ma per tutta l’Italia. Costituiscono un pericolo assoluto perché vivono fuori dalla realtà e non tengono conto delle esigenze dei Liguri”.