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Leonardo, via libera all’orario ridotto a parità di produttività e risultati

Sciopero del pranzo di Leonardo in solidarietà con il personale della mensa
Leonardo Spa (foto di repertorio)

Accordo con i sindacati per il contratto integrativo 2024-2026

Leonardo si candida a essere il primo vero banco di prova nella manifattura per la riduzione dell’orario di lavoro.

L’azienda, nella definizione del nuovo contratto integrativo (2024-2025-2026) con i sindacati di categoria, ha tracciato i binari su cui si svilupperà il dialogo su premio, tempo e welfare in particolare riguardo le polizza vita e l’aumento di sanità e previdenza integrative.

Il tutto in un gruppo in cui nei prossimi due anni entreranno 5mila professionisti tra ingegneri, data scientist, data analyst, esperti di cybersecurity.

Tutti professionisti molto ricercati e su cui «è fondamentale caratterizzare l’offerta di lavoro con condizioni che migliorino l’attrattività e rendano l’azienda competitiva, in un momento in cui non si può pensare di portare a bordo i migliori talenti immaginando di qualificarsi solo per la sicurezza del posto di lavoro», racconta Antonio Liotti, responsabile delle risorse umane del gruppo che, in Italia, ha 31mila persone (51mila nel mondo, con particolare presenza tra Usa, Regno Unito e Polonia), di cui 12mila sono impegnate nelle attività produttive.