Il sindacato della polizia locale Sulpl tramite il proprio segretario Claudio Musicò ha inviato una nuova lettera aperta al sindaco Marco Bucci per evidenziare alcune problematiche della polizia locale.
“Egr. Sindaco, Le scrivo nuovamente perché vorrei che ponesse ancora più attenzione alle problematiche della Polizia Locale senza distoglierLa, ovviamente, da tutte le altre criticità.
Solo una riflessione. Un mese è già passato dalla tragedia che molte colpe ha e ne avrà, ma vorrei fare un passo indietro.
A settembre 2017, quando quasi nessuno poteva immaginarsi quanto sarebbe accaduto, questa Amministrazione aveva preso degli impegni precisi con la Polizia Locale a fronte di una richiesta di impegno maggiore da parte degli Operatori:
Aumentare il numero dei Dirigenti da 2 a 4; investire in risorse strumentali e logistiche; investire in risorse umane; riconoscimento economico ai Lavoratori (a costo zero per il bilancio comunale e le tasche dei Cittadini);
Al 13 di agosto 2018, quindi prima della tragedia, la situazione era questa:
I Dirigenti sono rimasti 2 a fronte della creazione, all’interno dell’Ente, di posizioni dirigenziali che gestiscono un numero di dipendenti che si contano sul palmo di una mano;
Le uniche risorse strumentali e logistiche sono state quelle della precedente Amministrazione;
Il numero di Operatori non è aumentato ma, per fortuna, c’è stata una minor diminuzione rispetto al passato. Insomma stiamo sempre diminuendo ma in modo meno veloce;
Dal punto di vista economico l’Amministrazione ha deciso, non solo di non riconoscere nulla di più, ma di togliere qualcosa e rimandare i pagamenti. È giusto precisare che l’Amministrazione non doveva metterci un euro di più Doveva solo rispettare l’impegno di distribuire in modo diverso i soldi che sono già dei Lavoratori e quindi senza alcun aggravio per la casse dell’Ente e per i Cittadini.
A fronte di tutto questo, però, l’impegno maggiore è stato richiesto e i Colleghi non si sono tirati indietro e hanno prodotto i risultati che questa Amministrazione aveva richiesto.
Poi la tragedia del 14 agosto.
Ovviamente tutto è cambiato in peggio e le richieste dell’Amministrazione sono aumentate in modo esponenziale.
Anche in questo caso i Colleghi si sono fatti trovare pronti.
Ma l’Amministrazione dov’è?
È molto presente nel richiedere uno sforzo maggiore e continuo ma quando i Lavoratori chiedono più sicurezza nei servizi perché nessuno risponde?
A fronte di un aumento di infortuni e “mancati infortuni” perché non denunciati cosa sta facendo l’Amministrazione?
Non stiamo parlando di voler più soldi, anche perché rischieremmo di vedercene tolti altri, ma semplicemente di rischiare meno la propria vita.
Non voglio entrare nel merito della scelta dei servizi da espletare anche se quanto si legge sul giornale non aiuta.
L’Amministrazione ha deciso di distogliere 40 Colleghi per presidiare la nuova strada “Superba” e poi scopriamo che serve a poco o nulla. Ma questo non ci interessa. Il problema vero è che quel personale è stato tolto dalle pattuglie che garantivano un minimo di cambio ai Colleghi sugli incroci e un minimo di sicurezza durante gli interventi ordinari che continuiamo a svolgere.
Per non parlare del presidio della sopraelevata, definito essenziale per fronteggiare un pericolo gravissimo……gravissimo in che senso?
I mezzi pesanti, saltuariamente sono sempre passati sulla sopraelevata e non solo, è proprio l’Amministrazione che ha sempre concesso i permessi a tir e bus turistici di percorrerla in deroga al divieto…semmai è molto più pericolosa corso Italia che ha lo stesso divieto.
Ma senza entrare nel merito di scelte che spettano ai tecnici, consiglierei, per evitare l’ingresso di mezzi pesanti, delle barre limitatrici di altezza (non servono barre fisse) che non comportano alcun rischio ma, contestualmente, non consentono il passaggio dei mezzi pesanti…..magari costruite nell’officina comunale e montate dagli stessi operai così sono a costo ridotto e con una tempistica di alcuni giorni.
Invece, anche in questo caso, la scelta ricade nell’utilizzo di personale della Polizia Locale distolto nuovamente da quei servizi che servono a garantire la sicurezza dei Colleghi e dei Cittadini.
Nessuno si tira indietro e l’impegno non verrà mai meno, ma perché ostinarsi a cercare di fare di tutto per aumentare gli infortuni? Perché non provare a far fare i servizi in sicurezza? Adesso aumenteranno le pattuglie di serale e notte… per presidiare la sopraelevata (pericolosissima nelle ore notturne soprattutto nei fine settimana quando i tir non circolano).
Ma da dove saranno prese queste pattuglie?
L’unica certezza è che ce ne sarà meno di giorno.
Caro Sindaco, può provare a fermarsi solo 5 minuti (anche se il tempo è proprio quello che manca) e ascoltare la richiesta di aiuto dei Colleghi che arriva attraverso questa lettera ma anche dalle dichiarazioni del Comandante sui quotidiani?
Purtroppo di vittime e di feriti ce ne sono già stati troppi! Non rischiamo oltre, soprattutto in previsione di giornate uggiose che aumenteranno il pericolo.
Eppure, la Polizia Locale di Genova è dotata di un Documento di Valutazione dei rischi che li identifica e cerca di prevenire gli infortuni. Perché non rispettarlo? Forse basterebbe quello. Rispettare i tempi di riposo psicofisico con congri cambi agli incroci così come una permanenza in esposizione agli inquinanti da traffico in modo non eccessivo (che non vuol dire non essere esposti, ma magari non in modo continuo).
Sono certo che il sopralluogo del Medico Competente agli incroci e alle nuove postazioni di lavoro, non è una casualità, ma finché non ci sarà l’esito delle valutazioni e delle analisi non sarebbe meglio prevenire?
I Colleghi si sono attrezzati con mascherine e forse a breve si auto doteranno di respiratori…ma non le sembra che si possa evitare? Anche perché le mascherine non è escluso che possano aumentare il rischio.
Un’ultima cosa, non ci saranno azioni eclatanti di protesta o scioperi, perché non è di questo che la città ha bisogno e i Colleghi lo sanno bene, ma non vorremmo neanche presenziare a cortei funebri.” La segreteria SULPL – Claudio Musicò