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Levanto, tartaruga marina salvata da Guardia Costiera e Acquario di Genova

Ecografia sulla tartaruga marina Caretta Caretta salvata a Levanto

Ieri il nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di Genova, coadiuvati dagli esperti dell’Acquario di Genova, sono intervenuti a circa 4 miglia a Sud di Levanto per recuperare un esemplare di Caretta caretta in apparente stato di difficoltà.

La tartaruga, di giovane età e con sesso ancora non definibile, di circa 12 chili, lunga 46 centimetri circa e larga 42, è stata segnalata alla sala operativa della Guardia Costiera di La Spezia dal WWF durante un’uscita di monitoraggio del progetto Vele del Panda.

L’esemplare presentava problemi natatori con difficoltà all’immersione.

L’animale è stato recuperato e preso in carico dallo staff medico veterinario del Centro recupero tartarughe dell’Acquario di Genova, che hanno effettuato tutti i controlli e gli esami diagnostici del caso.

Da un primo controllo si sono escluse ferite e presenza di ami, lenze o corpi estranei nel primo tratto della cavità orale.

Al momento, l’esemplare, cui è stato dato il nome Venus, è stato spostato in una delle vasche non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso tartarughe, dove ha già manifestato interesse nei confronti del cibo. Lo staff acquariologico e medico veterinario dell’Acquario proseguirà nei prossimi giorni il monitoraggio del suo stato di salute.

“L’attività di pronto soccorso tartarughe – hanno spiegato dall’Acquario di Genova – è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio CITES, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal protocollo d’intesa vigente tra la Direzione marittima della Liguria e l’Acquario.

L’attività ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare, in ogni favorevole occasione, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare ad un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino”.