Il suo commento sul social Truth e su Telegram
Nella notte tra lunedì e martedì l’FBI, il Federal Bureau of Investigation, ha effettuato una perquisizione nella casa dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Florida. Si tratta della villa “Mar-a-Lago” che si trova a Palm Beach, di proprietà di Trump dal 1985.
Si tratta della sua principale residenza dove, dopo la fine del suo mandato da presidente, trascorre la maggior parte del suo tempo.
A renderlo noto lo stesso Donald Trump sulla sua piattaforma di social media “Truth” e su Telegram.
L’ex presidente, al momento della perquisizione, si trovava nel suo appartamento a New York.
Secondo Trump, l’FBI avrebbe sequestrato alcuni documenti e avrebbero anche “violato” la sua cassaforte.
“Questi sono tempi bui per la nostra nazione, poiché la mia bella casa, Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida, è attualmente sotto assedio, perquisita e occupata da un folto gruppo di agenti dell’FBI”. Scrive Trump su “Truth” dopo essere stato bannato da Twitter e altri social.
“Niente di simile è mai successo prima a un presidente degli Stati Uniti. Non era necessario o appropriato”, prosegue Trump, precisando come si tratti di una “cattiva condotta dell’accusa, aggressione armata del sistema giudiziario e un attacco della sinistra radicale dei Democratici che disperatamente non vogliono che mi candidi alla presidenza nel 2024. Un simile assalto potrebbe aver luogo solo in paesi del Terzo Mondo in rovina”, concludendo che “purtroppo, l’America ora è diventata uno di quei paesi, corrotto a un livello mai visto prima”.
Non si sa ancora cosa cercasse l’FBI o cosa abbia sequestrato.
Secondo quanto riportano i giornali statunitensi sembra che l’operazione potesse riguardare presunte violazioni del “Presidential Records Act” e siano stati sequestrati alcuni documenti riservati che Trump aveva portato nella villa al termine del suo mandato presidenziale.